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Piano regolatore. Presentazione di una “Variante di Salvaguardia” per la riqualificazione

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comuneMartedì, alle 11, nel “Salone delle Bandiere” di Palazzo Zanca, l’assessore all’urbanistica, Sergio De Cola, presenterà il lavoro svolto dal Dipartimento Politiche del Territorio, per la redazione della “Variante di Salvaguardia” del Piano regolatore. All’incontro sono stati invitati a partecipare l’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Sicilia, la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, insieme ai Consiglieri, le sei circoscrizioni, gli ordini professionali e le Associazioni di categoria, la Provincia Regionale e l’Università di Messina.

«Negli ultimi decenni, a Messina l’espansione urbana ─ evidenzia l’assessore De Cola ─ ha troppo spesso ignorato le caratteristiche ambientali e la dimensione paesaggistica che fortemente connota la nostra città, portando a un disorganico, illogico e aggressivo utilizzo del territorio. La redazione della “Variante di Salvaguardia” offre, oggi, un’occasione per invertire questa tendenza. Il territorio e i valori del paesaggio devono rappresentare il punto di partenza per la redazione dei nuovi strumenti urbanistici, suggerendo nuove opportunità di crescita e di riqualificazione dell’esistente. Crediamo che il Prg debba esaminare la città con attenzione in una prima fase di analisi, evidenziare le criticità che presuntuosamente in questo momento riteniamo di conoscere, ma potrebbero venir fuori aspetti a noi non del tutto chiari dalla fase di consultazione (PiCo) che è già partita con il primo momento, che è quello dell’ascolto, i cui esiti saranno presentati pubblicamente nei prossimi giorni».

«Il Prg, una volta esaminata la città, – prosegue De Cola ─ dovrebbe rispondere a quelle che sono le esigenze ormai manifeste. La città si è consolidata da un punto di vista demografico e quindi questo Prg va ripensato non più come strumento di espansione, ma come strumento che la consolidi all’interno di un perimetro ormai abbastanza chiaro sulla scorta degli aspetti ambientali che sono alla base di questa variante di salvaguardia, cioè dalla fragilità idrogeologica dei nostri territori».

«Sono appunto questi gli aspetti – conclude l’assessore ─ che guidano la variante di salvaguardia in fase di redazione, una volta accettato questo disegno del perimetro della città bisogna che il piano riesca a individuare delle regole, possiamo immaginare regole di tipo sociale, economico, energetico e non solo regole dimensionali – metri quadri, metri cubi, distanze – regole per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’edificato della nostra città, rispettando però le caratteristiche dei nostri territori, le loro fragilità e valorizzando le grandi bellezze paesaggistiche che fortemente caratterizzano la nostra città».

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