A partire da domani mattina dai rubinetti dovrebbe iniziare ad uscire acqua. Il condizionale è d’obbligo visti i precedenti delle ultime ore, anche se stavolta a parlare non è il Sindaco, ma il presidente dell’Amam Leonardo Termini. Il numero uno dell’azienda che gestisce la rete idrica della città, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio a Palazzo Zanca, ha comunicato che i serbatoi della città si stanno progressivamente riempendo.
All’incontro con i giornalisti, hanno partecipato anche gli assessori De Cola e Signorino, quest’ultimo in rappresentanza del Sindaco impegnato in assemblea Anci a Torino. Dopo aver ricostruito dettagliatamente l’ormai noto incidente che per una settimana ha lasciato a secco Messina, i rappresentanti della Giunta hanno lasciato la parola alla stessa Amam che attualmente lavora su due fronti. “Teniamo sotto osservazione la condotta che attraversa Calatabiano – ha spiegato Termini – e nel frattempo abbiamo ormai terminato i lavori per il by-pass che collega l’acquedotto di Fiumefreddo con quello dell’Alcantara. Il collegamento tra le tubazioni è stato fatto a Forza D’Agro in tempi rapidi. Adesso Messina potrà beneficiare di una valida alternativa anche grazie al supporto di Sicilia Acque”.
I messinesi sono però chiamati ancora a pazientare. Saranno necessarie infatti 24-36 ore affinché il servizio idrico possa tornare a pieno regime.
Nel frattempo, alle 22 è previsto l’arrivo della nave cisterna proveniente da Gioia Tauro. Un ulteriore aiuto per la città giunto però ad emergenza quasi finita. “Il direttore La Rosa – spiega Termini – sta valutando come immettere in rete la fornitura idrica che garantirà la nave. Occorre operare con la massima attenzione, si rischia infatti un eccesso di pressione nelle condutture visto che l’acqua dovrà essere spinta dal mare verso la montagna. Per le operazioni di riempimento serviranno comunque almeno dodici ore. L’acqua proveniente dalla nave, pertanto, potrà sgorgare dai rubinetti non prima delle 12 di domani”.
E a chi avanza delle critiche sul lavoro finora condotto, Termini risponde: “Abbiamo operato fin da subito nel miglior modo possibile e nei limiti delle nostre possibilità. Sento di ringraziare la cittadinanza per la pazienza avuta in questi giorni”.
Vi è un poi retroscena che andrebbe sicuramente approfondito. Sabato scorso i tecnici dell’Amam, una volta raggiunto il luogo della frana hanno dovuto fare i conti con le resistenze del Sindaco di Caltabiano. Il primo cittadino del comune etneo, subito dopo lo smottamento, ha infatti emesso un’ordinanza che sanciva l’interdizione dell’area attraversata dalla condotta. Ciò ha causato un ritardo di 48 ore sull’inizio dei lavori.
Andrea Castorina
(427)