Parco urbano di Camaro, Cacciotto: «Adesso basta, incompiuta mortifica intera città»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Da decenni c’è un cantiere aperto a Camaro San Paolo. In questa zona meridionale di Messina, dove un tempo sorgevano una cinquantina di baracche, il Parco Urbano Sant’Antonio, struttura con annesso anfiteatro da 500 posti, è in stand-by. Lo denuncia il presidente della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, più volte intervenuto in passato insieme al consigliere comunale Libero Gioveni.

«Non è più possibile – dichiara Cacciotto – accettare il perdurante stato di silenzio e rassegnazione che ormai da anni si è abbattuto sul Parco Urbano Sant’Antonio a Camaro San Paolo. Era infatti il 20 novembre 2003 quando, nell’entusiasmo generale dei residenti di Camaro S. Paolo, per la prima volta delle ruspe vennero azionate per buttare giù la prima delle circa 50 baracche insistenti in c/da Sant’Antonio, un’area inserita nell’ambito “C” del Risanamento ubicata proprio sotto la chiesa parrocchiale e che si sarebbe dovuta trasformare in un bellissimo parco urbano con annesso anfiteatro da 500 posti».

«Orbene – prosegue –, a quasi 19 anni da quella giornata storica, i residenti di Camaro S. Paolo si ritrovano a convivere soltanto con una vasta area di cantiere. La storia di questo cantiere si è caratterizzata per alcune note vicende sin dalle origini, con continue interruzioni dovuti ad espropri, al prelievo e allo smaltimento dell’amianto, a ricorsi al TAR e al CGA e, in ultimo, al contenzioso che l’IACP ha avuto con l’impresa aggiudicatrice e quella subappaltatrice».

La speranza di Cacciotto, insieme a quella dei residenti che attendono da quasi vent’anni, è quella di arrivare alla svolta definitiva che porti al completamento dell’opera. «Adesso basta – prosegue il presidente della III Municipalità. L’Amministrazione Comunale e tutti i soggetti coinvolti e dai quali dipende concretamente la volontà di completare l’opera, dicano apertamente e pubblicamente ai residenti ed alla città, quali sono le reali intenzioni, quale sia la volontà riguardo il completamento del parco urbano di Camaro San Paolo».

«Ecco perché – conclude Cacciotto – quanto prima mi farò promotore di un incontro pubblico di confronto, a cui saranno invitati a partecipare tutti i soggetti competenti, affinché una volta per tutte si faccia un operazione verità e chiarezza su una incompiuta che non mortifica solo il quartiere di Camaro San Paolo ma l’intera città».

(174)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. A parte il fatto che non si possono sprecare risorse in questo modo e ammesso che si trovino altri soldi per finire il progetto dopo chi gestirà il tutto e con quali capitali? Sarebbe bastato un progetto più semplice da realizzare bonificando l’area e facendo una piazza per il quartiere con panchine, alberi, illuminazione e giochi per bambini

error: Contenuto protetto.