«Accorinti si è trasformato in un Babbo Natale al contrario: sotto l’albero dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha fatto trovare un bel pacco dono, il Parco Aldo Moro, ed alla sua città ha regalato un pacco sorpresa, completamente vuoto».
Comincia così la dura lettera di Daniele Zuccarello, Presidente della X Circoscrizione, che dice un secco NO alla convenzione stipulata tra Comune e INGV che concede a quest’ultimo il comodato d’uso del parco per i prossimi 29 anni.
«La convenzione siglata dall’Amministrazione alla vigilia di Natale con l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia è una beffa per i messinesi e per quanti si sono battuti in questi anni per restituire all’uso della città una delle zone più belle e di pregio ambientale. Il sindaco è anche un Babbo Natale dalla memoria corta, perché a gennaio del 2015 si era impegnato a fare di tutto per evitare che il Parco Aldo Moro venisse sottratto alla città. Adesso non solo se ne spoglia per i prossimi 29 anni, ma si assume anche oneri e spese per la cura e la manutenzione. La convenzione è un vero e proprio scippo ai danni di Messina e ignora gli articoli 2 e 5 dell’intesa stipulata quasi 70 anni fa, il 5 novembre del 1949.
In base a quella convenzione l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si “OBBLIGAVA a costruire e mantenere in efficienza sulla zona del terreno cedutogli un moderno e ben attrezzato Osservatorio Geofisico” (art.2). L’istituto però, secondo quell’accordo “dovrà iniziare la costruzione dell’osservatorio ENTRO UN ANNO dalla data di stipulazione della presente convenzione” (art.5). Infine, all’art.6 era chiarito che in caso di inadempienza di uno dei patti fissati agli articoli 2 e 5 l’amministrazione comunale avrebbe avuto il diritto di chiedere la rescissione.
Non mi sembra che entro il 1950 sia stato costruito l’Osservatorio e neanche nei 70 anni successivi. L’inadempienza è totale, nonostante una zona ad alto rischio sismico come la nostra avrebbe avuto urgenza e massima necessità dell’Osservatorio. Forse questo particolare a Babbo Natale-Accorinti è sfuggito quando ha deciso, in barba anche a quanto da lui dichiarato nel 2015, di regalare per 29 anni il Parco. In base alla nuova convenzione a noi messinesi restano, oltre agli oneri ed ai costi, le zone verdi e due fabbricati: quello B (locali deposito e sgombero ed alloggio custode) e quello D (ruderi a valenza storico architettonica). Per i ruderi sarà necessario seguire un iter attraverso la sovrintendenza, quanto al deposito e sgombero il sindaco ha pensato bene di tenersi lo “sgabuzzino” del Parco Aldo Moro».
Insomma, Accorinti aveva tutte le carte in regola per poter revocare al convenzione prima della scadenza tenendo conto dell’oggettivo non rispetto dei diritti/doveri stabiliti dalla convenzione ma, invece di mettere la parola “FINE” a questa convenzione ha deciso di rinnovarla accettando termini e condizioni che sembrano scaricare tutti gli oneri sulla città di Messina.
«In qualità di presidente della X Commissione consiliare – conclude Zuccarello – non mi resta che invitare il sindaco a revocare un’intesa che è un’offesa per Messina o a spiegare le ragioni ai cittadini di un simile regalo di Natale ad un Istituto che in 69 anni non ha avuto né il tempo né la voglia di utilizzare quel bene dato in comodato d’uso».
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