Foto di Cateno De Luca con la fascia di Sindaco di Messina

Le schifezze di Palazzo Zanca: il piano di Cateno De Luca per rivoluzionare il Comune di Messina

Pubblicato il alle

3' min di lettura

E ora vi racconto qualche schifezza del Palazzo Municipale“, si intitola così il video pubblicato dal Sindaco Cateno De Luca sui social, in cui fa luce su alcune problematiche relative all’organizzazione del personale del Comune di Messina. Nel video, della durata di quasi 5 minuti, il Primo Cittadino spiega perché l’attuale gestione di Palazzo Zanca non sta funzionando per poi rivelare come intende riorganizzare dipartimenti e dipendenti.

«Molti si chiedono perché sto stringendo su alcuni argomenti, – racconta De Luca – in modo particolare i miei blitz si sono concentrati sui servizi municipali. Ve lo spiego subito: perché la prossima settimana andrà in Giunta la riforma della riorganizzazione di Palazzo Zanca a cui lavoriamo da quasi un anno. Gli attuali 20 dipartimenti saranno ridotti a 8 e nella dotazione organica, i 23 attuali dirigenti generali saranno ridotti a 9. Ma non finisce qui: si aprirà tutta la revisione della dotazione organica, del personale dipendente».

Il Primo Cittadino prosegue illustrando alcuni dati per evidenziare le criticità nell’attuale organizzazione: secondo De Luca sui 470 dipendenti che sono stati assunti per svolgere attività manuali, solo una piccola percentuale svolge davvero il proprio lavoro.

«Ma questo esercito di 470 persone secondo voi dov’è? Ce n’è una parte minima che svolge le proprie mansioni e che ha un ruolo essenziale e una grande parte (200 dipendenti) che sono dotati di certificati di inidoneità al servizio».

Secondo il Sindaco De Luca, oltre alla sorprendente quantità di persone non idonee alla prestazione del servizio, alla base del problema c’e il fatto che a molti dipendenti è stato cambiato il profilo professionale e fa l’esempio di Villa Sabin, protagonista dell’ultimo suo blitz. «A Villa Sabin abbiamo 4 dipendenti di cui nessuno fa le pulizie, perché 2 sono custodi e non possono toccare un filo d’erba e gli atri due sono un elettricista (e l’impianto di illuminazione non funziona) e un idraulico (e i bagni sono chiusi)».

Cosa succederà ora?

Oltre alla riorganizzazione dei dipartimenti, Cateno De Luca spiega come intende sottoporre tutti e 470 dipendenti a delle visite mediche al fine di accertare se i certificati di inidoneità siano leciti o meno. Inoltre, modificherà i profili professionali in modo che la stessa figura professionale possa coprire più ruoli. Infine, il Primo Cittadino ribadisce la sua fermezza nel portare a termine i suoi obiettivi e nel difenderli da chi non li vuole vedere realizzati: «Non cediamo – conclude De Luca – agli attacchi di certi poteri forti e non ci scoraggiamo rispetto a certe azioni di delegittimazione».

 

(1226)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.