Dopo aver più volte scritto al Prefetto Maria Carmela Librizzi, senza però ottenere riscontro, il Cub Messina si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. L’obiettivo? Ottenere risposte e stabilire se l’ordinanza firmata dal sindaco di Messina Cateno De Luca il 17 gennaio 2021 sia legittima o no.
Secondo il Cub (Confederazione unitaria di base) di Messina, l’ultima ordinanza De Luca, in vigore dal 18 gennaio 2021, andrebbe annullata, sulla base dell’art.3 comma 2 e 3 della Legge n.35/2020, perché «in più punti in contrasto con decreti-legge, DPCM, ordinanze regionali», in quanto prevede «misure più restrittive relativamente soprattutto alle attività economiche essenziali dell’allegato 23 ed ai servizi alla persona dell’allegato 24 (disponibili qui, ndr)».
Nello specifico, l’articolo citato dalla confederazione sindacale stabilisce, al comma 2, che «i Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali e regionali […]»; al comma 3 che «Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano altresì agli atti posti in essere per ragioni di sanità in forza di poteri attribuiti da ogni disposizione di legge previgente».
Il Cub chiede allora al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, innanzitutto, di «sollecitare» il Prefetto Maria Carmela Librizzi a fornire risposte alle lettere inviate. «Da quando è partita l’emergenza Covid – spiegano dalla Confederazione – abbiamo segnalato più volte alla Prefetta di Messina delle criticità, con particolare riferimento alle ordinanze sindacali del Sindaco di Messina che, a nostro avviso, presentavano vari aspetti d’illegittimità in quanto in contrasto con i provvedimenti nazionali e regionali. Nonostante l’invio di una decina di lettere, da Marzo 2020 al Gennaio 2021, non abbiamo mai avuto alcun riscontro da parte della Prefetta di Messina, neanche all’ultima richiesta d’incontro urgente, firmata pure da altri soggetti collettivi locali (Prc, Rete34+, Liberazione Queer+ Messina) ed inviata lo scorso 16 gennaio».
Infine, il Cub di Messina chiede al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte di «dare un’interpretazione autentica (vale a dire, l’interpretazione di una norma fornita dall’organo che l’ha posta in essere, ndr) sulla vigenza su tutto il territorio comunale dell’art.3 comma 2 e 3 della Legge 22 Maggio n.35». In caso tale norma fosse in vigore, la Confederazione chiede di darne attuazione per rendere inefficace l’ordinanza del 17 gennaio 2021 firmata dal sindaco di Messina Cateno De Luca.
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Non risponde il prefetto figurarsi conte e lamorgese in mani di nessuno siamo.cmq avanti così via de luca