È passato all’unanimità il nuovo decreto Covid che introduce l‘obbligo vaccinale per gli over 50, estende l’uso del green pass “base” a nuove attività, come negozi servizi postali, e definisce le regole per la gestione dei casi positivi nelle scuole. Il provvedimento è stato varato durante il Consiglio dei Ministri (CdM) di ieri, mercoledì 5 gennaio, ed è passato all’unanimità.
Dopo il decreto-legge del 30 dicembre 2021, il governo Draghi mette a punto nuove regole per contrastare l’epidemia da coronavirus e la contagiosità della nuova variante Omicron. Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede il nuovo decreto Covid. Le misure – ad esclusione di quelle per cui è esplicitata una data – entreranno in vigore nel momento della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.
Nuovo decreto Covid: le misure punto per punto
Obbligo vaccinale
Il nuovo decreto Covid introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Super Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo.
Senza limiti di età, l’obbligo di fare il vaccino contro il covid-19 è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.
Estensione dell’uso del Green Pass Base
È esteso l’obbligo di Green Pass “base” (vaccino o tampone negativo) a coloro che accedono a:
- servizi alla persona (come estetisti e parrucchieri);
- pubblici uffici;
- servizi postali, bancari e finanziari;
- attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Sarà quindi necessario per accedere ai negozi, ma non a quelli che vendono beni essenziali.
Smart working (o lavoro agile)
Il Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
Covid e scuola: cosa cambia
Col nuovo decreto Covid cambiano le regole per la gestione dei casi positivi nelle scuole.
Scuola dell’infanzia
Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria (Scuola elementare)
- Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).
- In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc)
- Fino a un caso positivo nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
- Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
- Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
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