polizia municipale

Nuovo comandante della Polizia Municipale, la SilPol: «Soluzione transitoria e pasticciata»

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Non si placa la polemica sulla nomina del nuovo Comandante della Polizia Municipale di Messina, il dottor Maurizio Cannavò, “diviso” tra Ragusa e la città dello Stretto. Ad intervenire, la SilPol (sindacato dei lavoratori della Polizia Municipale), che definisce la decisione del sindaco Federico Basile «una soluzione transitoria e pasticciata».

Di cosa stiamo parlando? Scaduto il contratto del Comandante Stefano Blasco, il sindaco di Messina, Federico Basile, ha deciso di non procedere con una proroga ma ha avviato interlocuzioni per chiamare allo svolgimento dell’incarico il Comandante della Polizia Municipale di Ragusa, Maurizio Cannavò. Nelle scorse ore è arrivato l’accordo, che prevede il doppio incarico per Cannavò tra i due Comuni, con una maggiore presenza a Messina e almeno un giorno alla settimana, anche da remoto, a Ragusa.

Dopo l’intervento dei vicepresidenti del Consiglio Comunale di Messina, Mirko Cantello e Giandomenico La Fauci, arriva la nota del sindacato dei lavoratori della Polizia Municipale.

Nuovo comandante Polizia Municipale Messina. La Silpol: «Soluzione transitoria e pasticciata»

Di seguito, la nota integrale inviata dalla SilPol, sindacato italiano lavoratori della Polizia Municipale:

«Non si può dire che in questi anni ci sia mancata la lucidità nel profetizzare il viatico della Polizia Municipale di Messina che si sta dimostrando ben più problematico alla luce delle scelte delle Amministrazioni passate e di quella odierna sulla materia.

Quando avanzammo i primi allarmi, dopo l’insediamento dell’Amministrazione De Luca, lungi da preconcetti e strumentalizzazioni varie, ritenevamo che l’approccio gestionale di un settore così specifico e sensibile richiedesse adeguata attenzione e decisioni capaci di assicurare continuità e sviluppo alla struttura. Questo non è stato e, gli effetti di scelte non rispondenti alle reali necessità, non si sono tramutati in disservizi solo per la professionalità e la competenza degli appartenenti al Corpo. Dirigenti amministrativi, ingegneri, direttore generale, tutti si sono cimentati in questi ultimi anni nel ruolo di “Comandante”, qualcuno anche indossando, in una fugace comparsa, persino l’uniforme senza averne i requisiti di legge,  ma tutti impattando su una realtà assai differente dalle proprie, difficile ed alla fine anche logorante.

C’è voluto un Commissario esterno ed anche qualche sentenza pronunciata ad hoc a rimettere la regola di un comandante effettivo, “a prestito” però, indicato a svolgere quel ruolo che, pur alle dipendenze dell’Amministrazione, lo pone in assoluta autonomia nel rapporto con altre Istituzioni.

Nel merito di ciò che ha fatto il comandante Blasco riteniamo corretto non esprimerci, è stato  comandante a tempo della P.M. di Messina. Ci corre l’obbligo precisare a scanso di facili etichettature di chi definisce i componenti del Corpo “scarsi”, che gli stessi sono stati sempre capaci di svolgere con continuità ed impegno la loro funzione a servizio della città anche in assenza di dirigenza e di sufficienti figure intermedie, motivazione che stride col non essere stati  considerati idonei a trasferire le competenze a livelli superiori e  per questo cassati dal piano delle progressioni verticali individuate ed adottate  dall’Amministrazione attuale nel corso del 2023.

Bisogna anche rammentare che noi per primi ma tutto il cartello sindacale sul tema del Comandante e dei problemi della P.M. di Messina abbiamo promosso una vertenza  che a Natale del 2021 finì sul tavolo della Prefettura con l’assunzione di un preciso impegno da parte dell’allora Amministrazione di bandire il concorso e dare un comandate titolare.

Siamo ad oggi ed ancora una volta si ricorre ad una soluzione transitoria, pasticciata, che farà perdere altro tempo e non sarà capace di dare quell’assetto stabile, funzionale e specifico che questo settore deve necessariamente avere.

Assisteremo ancora una volta ad una decisione che si può chiamare come la si vuole ma sempre transitoria resta. Ci saranno nel frattempo da gestire, l’ordinario come sempre, fatti importati, grandi eventi, forse sarà anche il tempo del Ponte sullo Stretto e per questo si imporrebbe ancora di più quella scelta richiamata.

Su una cosa i cittadini potranno sempre contare: sulla presenza professionale e continua degli operatori della Polizia Municipale di Messina, vera Polizia di prossimità a garanzia  del mantenimento delle regole e del vivere civile della Città».

(107)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.