Messina. Il consigliere comunale Salvatore Sorbello, in un’interrogazione indirizzata al sindaco Cateno De Luca, chiede chiarimenti sui criteri per l’assegnazione delle nomine dei nuovi Cda delle società partecipate e, soprattuto, e sul perché non sia stato nominato semplicemente un Amministratore Delegato.
L’amministrazione De Luca, la settimana scorsa, ha selezionato – fra gli oltre 500 curricula ricevuti – un totale di 9 persone chiamate a ricoprire il ruolo di componenti dei CdA di AMAM, ATM e Messinaservizi.
A prendere il posto dei vecchi vertici troviamo:
- Giuseppe Campagna, Roberto Aquila Calabrò e Francesco Gallo per l’ATM;
- Salvo Puccio, Carlo Cerretti e Roberto Cicala per l’AMAM;
- Giuseppe Lombardo come presidente di MessinaServizi Bene Comune insieme ai consiglieri Maria Interdonato e Lorenzo Grasso.
La decisione aveva già attirato l’attenzione del Movimento 5 Stelle che lamentava contatti esistenti fra i nuovi CdA scelti e il sindaco De Luca ma, oggi, il consigliere Sorbello punta i riflettori sui criteri utilizzati per la selezione e sul perché non sia optato per una gestione più “snella” con la nomina di un semplice Amministratore Delegato per ognuna delle partecipate.
«Il “Decreto-Madia” con successive modifiche – racconta l’esponente del Gruppo Misto – prevede la possibilità per le Partecipate di eliminare i CdA, e nominare al loro posto un Amministratore Delegato, che risulterebbe più semplice ed economico».
«Rilevato che non si è proceduto alla nomina di un Amministratore Delegato – continua Sorbello – si chiede di sapere quali sono le ragioni che hanno indotto a non procedere più all’annunciata nomina di questa figura, e invece a scegliere la via dei CdA e, infine, quali sono stati i criteri ed i principi adottati nel rispetto del Decreto».
Concludendo, il consigliere comunale chiede che vengano pubblicati i curriculum vitae presentati da tutti i 527 candidati alla carica di consiglieri di amministrazione sul sito del Comune di Messina.
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