Continuano le proteste contro la cancellazione del reddito di cittadinanza: in programma a Messina un sit in davanti alla sede dell’INPS. «Il governo Meloni – affermano gli organizzatori – ha deciso di togliere uno strumento di sopravvivenza alle fasce popolari più disagiate per dirottare miliardi di euro verso progetti inutili, come il ponte sullo Stretto».
Avviate nei mesi scorsi le procedure per eliminare gradualmente il reddito di cittadinanza, continuano le proteste in tutta Italia e anche a Messina. Per mercoledì 20 settembre, infatti, è stato organizzato un sit in di protesta nella città dello Stretto, che prenderà il via alle ore 10.00, davanti alla sede INPS di via Tommaso Capra (alle spalle di Palazzo Satellite).
«Ormai è chiaro che la posizione politica assunta dal governo, con la revoca del reddito di cittadinanza – scrivono in una nota gli organizzatori –, aggraverà le condizioni materiali di 169.000 famiglie italiane; per di più, le novità apportate dal decreto del governo Meloni con un farraginoso iter che non consentirà affatto l’occupabilità dei richiedenti, ci sembrano gravissime!».
«In un territorio come quello messinese – aggiungono –, in cui è stato ritirato il sussidio a circa 3000 famiglie e in cui il tasso di disoccupazione resta altissimo, l’abolizione, senza alcuna alternativa reale e dignitosa, significa privare migliaia di persone di un’indispensabile forma di sostentamento. Le scelte del Governo non solo rappresentano un errore, ma contribuiranno a provocare una crisi dei consumi delle famiglie e quindi una contrazione economica di vari settori commerciali come quello alimentare, della cura della casa, del reparto tessile. Il Reddito di Cittadinanza sino a oggi, si è posto come strumento efficace per il contrasto al lavoro nero e sottopagato e ha evitato che migliaia di persone potessero finire nelle maglie della microcriminalità».
«Il governo Meloni – concludono gli organizzatori – ha deciso di togliere uno strumento di sopravvivenza alle fasce popolari più disagiate per dirottare miliardi di euro verso progetti inutili, come il ponte sullo Stretto di Messina, piuttosto che indirizzarli, ad esempio, verso la sanità pubblica e il potenziamento e l’ammodernamento dei trasporti ferroviari, marittimi e stradali, particolarmente nel Sud Italia e nella nostra Sicilia».
Lo “stop” al reddito di cittadinanza per 169mila famiglie, ricordiamo, è stato disposto a partire dal 1° agosto 2023. Al suo posto, sono state disposte alcune misure di sostegno quali il Supporto a Formazione e Lavoro e l’Assegno di Inclusione.
Maggiori informazioni sul sit-in contro la cancellazione del reddito di cittadinanza a Messina sono disponibili a questo link.
(Foto del settembre 2020 © Google 2023)
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