Nebrodi. Danni ai noccioleti: nasce il comitato a tutela

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I ghiri, conosciuti come graziosi animaletti che non fanno altro che dormire, sono la causa principale della drammatica crisi che ha colpito il settore della produzione di nocciole sui Nebrodi. Insieme con il cosiddetto cimiciato, ovvero l’attacco delle cimici ai frutti di nocciolo, sono proprio i ghiri infatti,  ad aver distrutto buona parte del pregiato raccolto che viene esportato in tutto il mondo. Per denunciare la situazione si è costituito il comitato “Nocciolo Patrimonio da Tutelare”, fondato da imprenditori e produttori corilicoli.

Danni ingenti sono stati riscontrati nel territorio che comprende i 23 comuni, che ricadono nell’area dei Nebrodi ed in particolare: Ucria, Raccuia, Sinagra, Tortorici, Castell’Umberto, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone. Su circa 5.000 ha di noccioleti si stima un danno che si aggira tra il 70 e 80% dell’intera produzione. La costituzione del comitato nasce dalla volontà di trovare una sinergia con le Istituzioni Regionali e Nazionali al fine di arrestare questa forza distruttiva che potrebbe definitivamente annientare un settore produttivo di eccellenza per il territorio dei Nebrodi. Il Comitato “Nocciolo Patrimonio da Tutelare”, organizzerà una conferenza stampa sabato 20 novembre alle ore 10.00 al  Castello Federico II di Montalbano Elicona per discutere ed individuare le opportune soluzioni.

All’incontro, parteciperanno tra gli altri: il presidente dell’Associazione culturale Nebrodi  Matteo Florena, il professor Basilio Baratta, il presidente dell’Associazione frutto dei Nebrodi Felice Genovese, il presidente della Comunità della Nocciola dei Nebrodi Enzo Ioppolo, l’esperto dottore agronomo Sebastiano Galvagno, i Segretari Generali della Cgil, Cisl e Uil, il segretario dell’Unione Provinciale degli agricoltori, i rappresentanti Cia (confederazione italiana agricoltori) ed i rappresentanti della Coldiretti e Confagricoltura  di Messina. “Numerosi, si legge nella nota ufficiale sottoscritta dal Comitato- sono gli agricoltori del luogo che lamentano quest’anno il ridotto raccolto della nocciola. L’economia agricola del paese e del territorio nebroideo, basata in gran parte sulla produzione e raccolta della famosa ‘nocciola siciliana dei Nebrodi’ molto apprezzata per l’aroma, il sapore delicato e il retrogusto intenso rischia dunque di essere messa seriamente in ginocchio. Dobbiamo tutelare questa riserva preziosa, che ha rappresentato la Sicilia al Salone del gusto di Torino e alla Fiera Internazionale di Stoccarda riscuotendo consensi e apprezzamenti per le sue qualità.  Questo patrimonio genetico locale e’ da tutelare perché fonte di biodiversità di notevole valore sociale, culturale ed economico. Chiediamo pertanto alle Istituzioni di intervenire tempestivamente per preservare e valorizzare questa risorsa fondamentale anche per la stabilità, la conservazione del territorio e per la salvaguardia dell’economia delle aree interessate. Tutti gli attori coinvolti auspicano azioni risolutive per la ricostituzione dell’equilibrio biologico utilizzando possibili soluzioni naturali quali alternativa colturale sostenibile”.

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