Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha visitato Messina insieme a una delegazione del Ministero per un incontro tecnico sul progetto del nuovo polo museale “MAXXI Med” che sorgerà nella città dello Stretto.
La riunione si è svolta a Palazzo Zanca con la partecipazione del Sindaco Federico Basile, di rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari. L’incontro rientra nel quadro dell’accordo firmato nell’ottobre 2023 tra Comune, Università e Fondazione MAXXI per la creazione del nuovo museo, che sarà realizzato presso le Torri Morandi a Torre Faro e a Villa Pace, sede universitaria.
Patrimonio identitario comune
Il MAXXI Med sarà un polo dedicato alla scena artistica contemporanea del Mediterraneo, per esplorare e approfondire il patrimonio identitario comune e le culture dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.
Sarà anche un centro di ricerca e di formazione per le nuove professionalità nel settore della cultura. Un museo “ponte” in grado di facilitare il dialogo tra Europa, Maghreb e Medio Oriente attraverso il linguaggio universale dell’arte.
MAXXI Med: Messina porta del Mediterraneo
Giuli ha dichiarato: «la sede del MAXXI sarà qualcosa di speciale. Si sta per creare un grande progetto rivolto al Mediterraneo. Stiamo raccogliendo delle forze dal mondo istituzionale, dell’accademia, della creatività artistica per gettare ponti culturali. Si vedranno giovani che studieranno e impareranno».
Anche il sindaco di Messina Federico Basile ha sottolineato l’idea del ponte culturale: «questo giorno apre uno scenario diverso. Vogliamo creare un dialogo diverso con le realtà del Nord Africa e un ponte culturale che farà diventare Messina un punto di raccordo con altre realtà. È un progetto attivo nei contenuti e anche nella sostanza».
Per quanto riguarda Villa Pace, la Rettrice Giovanna Spatari ha spiegato: «Villa Pace è già sede di una scuola estiva. È un luogo utilizzato dai nostri giovani per soggiornare per diverse attività. Il tema che adesso mi preme sottolineare è l’attività culturale che può iniziare già subito. L’obiettivo sarebbe far diventare Messina porta del Mediterraneo, ponte culturale verso i Paesi dell’Africa. L’Unime ha una percentuale alta di studenti stranieri soprattutto provenienti dal bacino del Mediterraneo: ragazzi che possono essere anche messaggeri di cultura».
(197)