Il TAR di Catania si è espresso: il referendum per il comune di Montemare si farà. Il tribunale amministrativo ha infatti bocciato il ricorso presentato dal Comune di Messina contro l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana, che aveva nominato un commissario ad acta per la convocazione della consultazione referendaria.
Si tratta di una vittoria importantissima per il Comitato Montemare Comune – Nostro Comune, difeso nel contenzioso dall’avvocato Filippo Brianni. I giudici si sarebbero convinti a respingere il ricorso dopo l’udienza del 9 marzo scorso.
«Un atto di giustizia – si legge in una nota del Comitato – per le migliaia di sottoscrittori del referendum Montemare Comune. Ricordiamo che il Referendum Montemare è stato chiesto da quasi metà degli aventi diritto al voto del nostro territorio, così come previsto dalla Legge Regionale; valutato come progetto fattibile più volte dalla stessa Regione e ritenuto fondamentale dentro e fuori il territorio montemarese. È gravissimo impedire la partecipazione democratica dei cittadini. Il nostro comitato difenderà i sottoscrittori del progetto da ogni attentato alla libertà di scelta e autodeterminazione del nostro territorio».
Il TAR ha motivato così la sentenza: «Non sono meritevoli di accoglimento le censure con cui il Comune lamenta la violazione dei principi di leale collaborazione e di sussidiarietà nei rapporti tra amministrazione regionale ed enti locali territoriali». La doglianza è stata inoltre definita «priva di interesse per il Comune» e «pertanto inammissibile e infondata».
«Non sussistono – continua la sentenza – ostacoli giuridici all’applicazione della “finestra” del d.l. 25 del 2021 (“Disposizioni urgenti per il differimento di consultazione elettorali per l’anno 2021”), contenente disposizioni circa il rinvio delle consultazioni elettorali tra il 15 settembre il 15 ottobre proprio per affrontare il quadro epidemiologico, anche alle consultazioni referendarie in argomento, come da indicazioni dell’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica».
Montemare comune: quando la data del referendum?
Ora che è arrivato il via libera dalla giustizia, emerge un interrogativo cruciale: quando sarà il referendum? Appare alquanto improbabile che si tenga prima o subito dopo le elezioni amministrative del 12 giugno, in modo non rischiare di “invalidare” i risultati delle comunali. Il commissario ad acta Vincenzo Raitano potrebbe dunque indire la consultazione nell’autunno del 2022.
Le zone al voto per il referendum sarebbero quelle incluse nell’ipotetico comune di Montemare, cioè quelle del VI Quartiere: Castanea, le Masse, Rodia, Salice, Gesso, Ortoliuzzo, Spartà, San Saba e Acqualadrone. Nel caso in cui il referendum dovesse portare alla costituzione di un nuovo comune dentro alla Città Metropolitana di Messina, sarebbero circa 8.700 gli abitanti residenti, mentre il comune capoluogo perderebbe circa 1/3 del suo territorio.
Secondo il Comitato, la transizione avverrebbe in questo modo: «Entro i sei mesi successivi, i comuni interessati predispongono, su iniziativa di un solo Comune o di concerto fra loro, analitici progetti di sistemazione dei rapporti finanziari e patrimoniali scaturenti dalla variazione. I progetti sono approvati con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’Assessore regionale per gli enti locali. In difetto interviene, in via sostitutiva, a mezzo di apposito commissario, l’Assessore regionale agli enti locali. Nei successivi trenta giorni il Presidente della Regione emana, su proposta dell’Assessore agli enti locali, il relativo decreto di modificazione territoriale o di istituzione del nuovo Comune».
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