La città deserta, una voce al notiziario, Giuseppe Conte che per la prima volta scandisce in tv, sugli smartphone, nelle radio di tutta Italia la parola lockdown. La fine dello Stato di Emergenza, sancita solo pochi giorni fa dall’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri, ci porta indietro di due anni. Ad accompagnarci in questo viaggio è Ezio Cosenza, filmmaker messinese, che nel suo nuovo video “Miss.ina Lockdown” racconta la città alle prese con la pandemia covid-19.
Vi abbiamo già parlato di lui diverso tempo fa, per l’esattezza nel 2018, quando sul web spopolava il suo video “Miss.ina”, che parlava ai fuorisede, incarnando quel senso di “mancanza” che si prova nel dover lasciare casa, ma anche a chi Messina non l’ha mai lasciata. Oggi è tornato per raccontare ancora una volta attraverso le immagini, le riprese aeree, le voci che ormai ci sono familiari, la città dello Stretto alle prese con la pandemia. Alla base un’affermazione/domanda che oggi più che mai appare attuale: «È finita la pandemia».
Il progetto cinematografico, realizzato con gli archeologi di ArcheoMe e con “Film Commission Messina” uscirà il prossimo 8 aprile, ma è già online il trailer, una breve panoramica della Messina ai tempi del lockdown, che anticipa e lascia intuire lo spirito dell’opera completa.
In “Miss.ina Lockdown” Ezio Cosenza ripercorre in maniera incalzante gli eventi che si sono succeduti in questi due anni, immagini che un tempo non avremmo mai potuto neanche pensare e che oggi ci sono familiari. Ad accompagnare le riprese, un piccolo televisore, collocato in diverse parti della città di Messina, una scelta tutt’altro che casuale dato che smartphone e televisori sono stati per mesi l’unica “finestra sul mondo” a disposizione dei cittadini.
Ma Miss.ina Lockdown non sarà solo luoghi, ampio spazio sarà dato ai soggetti e alle istituzioni maggiormente coinvolti nell’emergenza: dal personale sanitario (Ambulanze Soccorso Azzurro), ai commercianti (il fotografo Alessandro Denaro di “Dialquadrato”), agli anziani, alle Chiese (Padre Mario Di Pietro della Chiesa di San Giacomo Maggiore), ai rappresentanti del Comune (l’ex sindaco Cateno De Luca), passando per le scuole (l’Istituto Superiore Statale F. Bisazza).
I minuti finali del video sono poi contraddistinti dalle commoventi note dall’iconico inno calcistico Messinese “Mi sbigghiai chi era viatu”, reinterpretato e riadattato in chiave struggente da Salvatore Nocera con mixaggio di Fabrizio Gandolfi di “FT Recording Studio”, entrambi artisti della città.
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