Approvata la legge di conversione del Decreto Milleproroghe, ma con alcune modifiche che portano di nuovo alla ribalta il tema dello stralcio “parziale” e “integrale” delle cartelle esattoriali. I Comuni hanno adesso più tempo per opporsi al primo e avranno anche la possibilità di attuare, tramite delibera, il secondo. Il consigliere comunale di Messina, Giovanni Caruso, torna quindi a interrogare la Giunta Basile: «Palazzo Zanca aderirà allo stralcio totale per andare incontro ai cittadini?».
Facciamo un passo indietro. Prima della conversione in legge, il Decreto Milleproroghe prevedeva lo stralcio parziale – quindi solo di interessi e sanzioni – per i debiti fino a mille euro da parte dei cittadini nei confronti dei Comuni. Gli enti locali avrebbero avuto tempo fino al 31 gennaio 2023 per opporsi alla misura, che altrimenti sarebbe stata automatica. Convertito in legge il decreto, sono state apportate alcune modifiche. Intanto, sono stati riaperti fino al 31 marzo 2023 i tempi per i Comuni per opporsi allo stralcio parziale; secondariamente, è stata introdotta la possibilità dello stralcio totale, che dovrà però essere deliberato dalle Giunte comunali.
Inoltre, come spiega l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) dell’ANCI, «la nuova normativa ha ampliato in maniera importante la varietà delle definizioni agevolate che può essere recepita dai Comuni, con apposite delibere regolamentari da adottarsi entro il termine perentorio del 31 marzo 2023: alla definizione delle liti pendenti – già applicabile da parte dei Comuni in forza dell’art. 1, comma 205, legge n. 197/2022 – si sono aggiunte la conciliazione agevolata, la rinuncia ai ricorsi per Cassazione e l’istituto della regolarizzazione degli omessi versamenti». La scelta su quali istituti regolamentare spetta ai singoli Comuni. Per ulteriori spiegazioni si rimanda a questo link.
Il Comune di Messina aveva comunicato già a fine gennaio che non si sarebbe opposto allo stralcio parziale automatico previsto dal Milleproroghe. Dopo aver posto già in passato la questione, il consigliere comunale Giovanni Caruso (lista “De Domenico Sindaco”), torna a interrogare l’Amministrazione Basile, con particolare riferimento alle ultime novità: «Va accertata – spiega – la volontà politica della Giunta Comunale in ordine alle esigenze rappresentate da molti cittadini ed aziende in difficoltà». In particolare, il consigliere di opposizione chiede se l’Amministrazione intenda deliberare o meno lo stralcio integrale.
Nell’interrogazione, indirizzata al sindaco Federico Basile, il consigliere Giovanni Caruso chiede: «se (l’Amministrazione, ndr) ritenga opportuno proporre l’adesione da parte del Comune di Messina alla soprarichiamata normativa nazionale e, in tal modo, sgravare numerosi cittadini messinesi dal pagamento dei relativi ruoli esattoriali (attraverso lo stralcio totale, comprensivo anche del capitale, oltre alle sanzioni ed agli interessi), notificati entro il 31/12/2015, preso atto del progressivo aggravamento degli effetti negativi della crisi economica post-pandemica a danno, soprattutto, delle categorie più deboli».
L’interrogazione, a risposta scritta, è stata depositata venerdì 10 marzo. Non resta quindi che attendere la replica del Sindaco di Messina.
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