Approderanno al porto di Messina i 186 migranti a bordo della GeoBarents. Tra di loro 61 minori, inclusa una bambina di 10 mesi. Sulla nave umanitaria di Medici senza Frontiere, anche i corpi senza vita di 10 persone, trovate morte durante le operazioni di soccorso.
Stando a quanto è possibile vedere su VesselFinder, il portale che consente di verificare la posizione delle imbarcazioni in tempo reale, la Geo Barents dovrebbe arrivare a Messina – scelta come porto sicuro – alle 11.30 di oggi, venerdì 19 novembre. A bordo della nave umanitaria persone provenienti da diversi paesi, tra cui Guinea, Nigeria, Costa d’Avorio, Somalia e Siria, soccorse tra il 15 e il 16 novembre nel corso di tre salvataggi a largo di Malta, della Libia e in acque internazionali.
A dare la notizia del prossimo approdo a Messina è Medici Senza Frontiere, che su Twitter scrive: «Assegnato il porto di Messina. Le 186 persone a bordo potranno sbarcare e speriamo che possano avere tutta l’assistenza di cui hanno bisogno. Le salme delle 10 persone che hanno perso la vita potranno avere una degna sepoltura».
Secondo le ipotesi di Medici senza Frontiere, le 10 persone che hanno perso la vita prima di essere raggiunte dalla nave umanitaria Geo Barents, sarebbero morte per asfissia, dopo aver passato «più di 13 ore stipate nella pancia della barca, dove l’aria era satura delle esalazioni di carburante».
(Foto © Candida Lobes)
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