Messinesi non rilassatevi, l’emergenza acqua potrebbe tornare

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frana_acquaNon lo dicono chiaro ma tra le righe: l’emergenza acqua rimane. Appare ovvio che, se a causarla, sabato 24 ottobre e per l’intera settimana a seguire, è stata la frana a Fiumefreddo, dovuta al maltempo dei giorni scorsi, e da 36 ore nel messinese è tornato a piovere, il rischio di nuovi smottamenti è altissimo.
In uno dei bollettini che la Prefettura emette per fare il punto della situazione, si intuisce chiaramente che la situazione è tutt’altro che tranquilla e che la crisi idrica è ben lontana dal dirsi risolta. L’ingegnere Santoro, del Genio Civile, infatti, ha sottolineato come sia imprescindibile la creazione di un sistema di protezione per la condotta di Fiumefreddo che è stata riparata.
Santoro, in sostanza, fa capire, senza possibilità di fraintendimenti, che l’intervento di riparazione, da solo, non può dare alcun tipo di sicurezza, che, senza una protezione da ulteriori frane o smottamenti del terreno, non si può dire l’impianto “al sicuro”.
E l’intervento di protezione va realizzato dall’Amam e dal Comune di Messina.
Ieri, la pioggia è caduta copiosa in quel territorio, rendendo ovviamente il terreno fragile e insicuro.
Ieri, sul posto, a Calatabiano, sotto la pioggia, c’erano il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, e i tecnici per monitorare la situazione: la collina è in movimento.

In sostanza, anche se la distribuzione dell’acqua, seppure con delle importanti eccezioni, si sta normalizzando, i messinesi potrebbero avere ancora bisogno dei bidoni e si potrebbero trovare, da un momento all’altro, di nuovo in fila alle autobotti.

Mimma Aliberti

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