Di ieri la notizia degli arresti per l’inchiesta di Messinambiente, oggi l’interrogazione del consigliere comunale Libero Gioveni, che chiede al sindaco, Renato Accorinti, all’assessore alle politiche finanziare, Guido Signorino, e all’assessore all’igiene cittadina, Daniele Ialacqua, “di sospendere il pagamento della seconda rata della Tari e che il Comune si costituisca parte civile nel processo per l’inchiesta Messinambiente”.
“Il Consiglio Comunale con delibera n. 66 del 30 settembre 2015 – ricorda – ha approvato il piano tariffario Tari costituito da 3 rate utili a coprire il costo integrale del ciclo dei rifiuti dell’anno 2015 per un importo complessivo di circa 45 milioni di euro”.
“Nella giornata di ieri – spiega Gioveni – sono stati improvvisamente emessi 5 ordini di arresto ai domiciliari per altrettante persone di cui due legate sia attualmente che nel recente passato alla società partecipata del Comune in liquidazione Messinambiente S.p.A., frutto di un’indagine della Procura che ha fatto emergere fatti illeciti di truffe, tangenti e corruzioni che, secondo i magistrati, hanno evidentemente e pesantemente inciso sui costi della gestione dei rifiuti”.
“Ai sensi di legge – sottolinea -, il costo integrale dei rifiuti è a totale carico dei cittadini che, nella fattispecie, avrebbero certamente subìto una sorta “raggiro tributario” in quanto, secondo quanto affermato ieri dal Procuratore Capo dott. Guido Lo Forte “essi hanno pagato con Tari e Tarsu il buco prodotto a Messinambiente a fronte di un servizio nullo”.
“Molti contribuenti hanno già versato la prima rata della Tari 2015 – precisa Gioveni -con originaria scadenza il 5 novembre, poi prorogata al 16, e che le prossime rate coprirebbero l’intero costo del servizio”.
Data la Legge n. 28 del 18/02/1999 che all’art. 27 parla di “sospensione degli effetti di atti illegittimi”, il consigliere comunale, Libero Gioveni chiede “con carattere d’urgenza al Sindaco e i signori Assessori in indirizzo al fine di conoscere se intendano valutare la concreta possibilità di sospendere in “autotutela” il pagamento della 2° rata Tari con scadenza il prossimo 5 dicembre in attesa della definizione del giudizio così come previsto ai sensi di legge e costituirsi “parte civile” nel processo che si terrà per l’inchiesta su Messinambiente”.
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