Una città che abbia raggiunto l’efficienza energetica, più ecologica e più digitale. È la Messina che si spera di vedere con il progetto “AdMINISTRA” (Azioni di Management Integrazione e reingegnerizzazione dei processi Amministrativi), lanciato dal Comune in collaborazione con la società di consulenza Intellera Consultino srl.
In cosa consiste questo progetto? Prima di tutto occorre dire che l’iniziativa è stata sbloccata grazie ai finanziamenti europei PON Governance 2014-2020, a disposizione della Città dello Stretto. Uno degli obiettivi principali di “AdMINISTRA” è la deburocratizzazione delle istituzioni, sfruttando la rivoluzione digitale che migliorerà le relazioni tra il cittadino, le imprese e la pubblica amministrazione. Messina è attualmente la ventisettesima città d’Italia per digitalizzazione secondo l’ultima classifica ICity Rank 2021.
In programma ci sono appunto “azioni di rafforzamento per governare i processi di cambiamento”, dunque oltre alla digitalizzazione, basata su politiche cosiddette data-driven (guidato dai dati) per la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita, anche la transizione energetica, nell’ottica di un “Green Deal”, attraverso la decarbonizzazione, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, il ripristino delle aree verdi e la tutela delle biodiversità.
Messina digitale ed ecologica: per un’economia circolare
Lo scopo è quello di arrivare in maniera definitiva a un’economia circolare dove le risorse non si esauriscono ma si rinnovano e sopravvivono. In principio occorrerà analizzare i big data presenti sul territorio, i quali, una volta raccolti, letti e interpretati, detteranno le linee di intervento per la trasformazione digitale ed ecologica di Messina.
Nuove misure ecologiche di controllo e di risparmio energetico verranno prese, con l’utilizzo di software di monitoraggio e l’ottimizzazione dei processi per gestire quella che sarà la macchina operativa. La premessa fondamentale sarà però una sostenibilità tecnico-economica e una mutazione di servizi e dipartimenti che si occupano dei programmi di investimento pubblici.
Tutta la comunità è chiamata a fare la sua parte. Istituzioni, stakeholder, associazioni e semplici cittadini dovranno essere interpreti attivi in questo cambiamento. «La costruzione dei fattori di crescita urbana – scrive il Comune –, in larga misura, dipende sempre più dalla disponibilità e dalla qualità della conoscenza e dalle infrastrutture sociali».
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