Rendere nuovamente percorribile via Caristi, a Sant’Agata, utile via di fuga in caso di emergenza: questo l’obiettivo dell’ordinanza sindacale emanata ieri, 23 agosto, per ragioni di sicurezza. A spiegare la natura del provvedimento, comunque transitorio, è l’assessore con delega alla Protezione Civile, Massimiliano Minutoli.
Facciamo un passo indietro. Via Caristi è attualmente chiusa a causa del cedimento dell’asfalto avvenuto diverso tempo fa. Su di essa vige peraltro un’ordinanza, precedente a quella del 23 agosto, ovvero la n° 8/2022, che ne dispone la chiusura al transito in caso di allerta meteo emanata dal Dipartimento della Protezione Civile Regionale con bollettini di allerta arancione e/o rossa.
In attesa di poter intervenire in maniera definitiva, però, il Comune di Messina ha emanato un’ordinanza – quella di ieri, appunto – che dispone il ripristino della transitabilità, con l’obiettivo di riaprila a breve. Perché? Perché via Caristi costituisce un’importante via di fuga in caso di emergenze di natura diversa da quelle idrogeologiche.
L’ordinanza, spiegano infatti dal Comune: «Si è resa necessaria in quanto, nelle more di una progettazione idonea a stabilire gli interventi strutturali definitivi volti alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico presente nell’area fociale del torrente Sant’Agata, la transitabilità lungo la via Caristi è da considerarsi necessaria per prevenire eventuali situazioni di disagio e/o pericolo. A tal fine il Dirigente dei Servizi Tecnici dovrà predisporre gli atti e gli interventi indispensabili per l’utilizzo della predetta via.
Si metteranno quindi in pratica le azioni necessarie per riaprire al transito la via Caristi, ma si tratta, in ogni caso, di un provvedimento transitorio, cui dovranno seguire ulteriori interventi: «Il provvedimento – ha spiegato in proposito l’assessore Massimiliano Minutoli – è indispensabile per esigenze di pubblica sicurezza, ma è di carattere transitorio. Per la risoluzione definitiva del problema invece serviranno approfonditi ed attenti esami con studi di settore ed attività concertate tra gli Enti competenti».
Quindi, a breve si riapre, mantenendo però sempre in vigore l’ordinanza che vieta il transito nelle giornate a maggior rischio idrogeologico, vale a dire quelle contrassegnate dalla Protezione Civile come allerta rossa o arancione. In quei casi, chiarisce Minutoli «la strada non potrà essere percorsa per evitare rischi alla popolazione».
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