Un progetto da 18 milioni di euro per dare nuova vita all’ex Macello di Messina, ubicato tra via Santa Cecilia e via Don Blasco: è questo quanto bolle in pentola a Palazzo Zanca, che punta a sfruttare le possibilità offerte dal Dpcm del 21 gennaio 2021 per la rigenerazione urbana dei comuni italiani. L’idea messa nero su bianco dall’Amministrazione De Luca è quella di trasformare la vecchia struttura abbandonata in un grande centro che includa al suo interno strutture socio assistenziali, un centro di “cultura del gusto”, un’area attrezzata per lo sport e, spostandoci verso la spiaggia, lidi balenari, locali ristoro e impianti sportivi.
L’Amministrazione De Luca intende aderire al bando lanciato attraverso il Dpcm del 21 gennaio 2021 e riguardante l’“assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale” con un progetto di riqualificazione dell’ex Macello di via Santa Cecilia e del tratto di spiaggia in corrispondenza, oltre la via Don Blasco. Il Decreto finanzia interventi triennali, fino al 2034, volti alla rigenerazione urbana da parte dei Comuni con almeno 15.000 abitanti, secondo specifici criteri e modalità definite. Per il primo triennio – 2021-2023 – sono previsti 20 milioni di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti, per i Comuni capoluogo o sede di città metropolitana. Il progetto redatto dal Comune di Messina ha il valore di 18.713.524,09.
Ma vediamo, in linee generali, cosa prevede il progetto di rigenerazione dell’ex Macello di via Santa Cecilia.
Nuova vita per l’ex Macello di via Santa Cecilia: il progetto del Comune di Messina
Il progetto che il Comune di Messina presenterà per ottenere le risorse stanziate dal governo nazionale mira, innanzitutto a riqualificare la struttura dell’ex Macello, tra via Santa Cecilia e via Don Blasco, con l’obiettivo di «ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e ambientale, recuparare l’identità (Genius loci) e l’equilibrio ecologico». Il progetto si incardina nell’ambito della più generale riqualifica di via Don Blasco, con «un sistema di parcheggi, la realizzazione di una promenade con percorsi pedonali e ciclabili e nuovi impianti di illuminazione».
Per quel che riguarda, nello specifico, la struttura dell’ex Macello, il progetto prevede, tra le altre cose, la creazione di tutta una serie di aree dedicate al sociale, di un Centro Diurno, di Assistenza e di Incontro e sostegno didattico ed evolutivo per Minori. Se si otterranno i fondi, i tre padiglioni centrali saranno ristrutturati e ospiteranno rispettivamente un Centro di Attività Ludico-Culturali e un‘area attrezzature sportive e un Centro di Cultura del gusto. I padiglioni più vicini alla ferrovia saranno demoliti per far posto a un parcheggio e a un’area libera attrezzata complementare alle attività di accoglienza. Verrà realizzato inoltre un nuovo “Edificio dedicato alle attività ricettive turistico sociali” che potrà ospitare turisti in convenzione e a costi accessibili garantendo comunque standard elevati.
Sull’arenile, invece, sono stati previste delle strutture per la diretta fruizione del mare, lidi balneari con locali ristoro e impianti sportivi: in particolare, un’area fitness, campi da calcetto, un campo da tennis e campi di Beach Volley.
Nello specifico, saranno mantenuti i padiglioni centrali dell’ex Macello, gli edifici d’ingresso di via Santa Cecilia e i corpi originali dell’ex Facoltà di Veterinaria. Tutti gli altri manufatti dell’ex macello saranno demoliti e sarà realizzato un nuovo organismo architettonico da destinare a struttura ricettiva.
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