Novità per quel che riguarda le baraccopoli di Messina: un nuovo emendamento al Decreto Milleproroghe prevede il completamento del risanamento entro il 2024 e l’introduzione di un subcommisario, che sarà nominato dal commissario Renato Schifani. Ad annunciarlo è la deputata messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano: «È una sfida da vincere tutti insieme per la città e per ridare dignità a migliaia di messinesi che dopo una vita ai margini meritano una seconda occasione».
Una prima modifica a quanto previsto per il risanamento di Messina è arrivata a fine dicembre 2022 con il passaggio di consegne (dal 1° gennaio) dal prefetto Cosima Di Stani al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Adesso – con l’ultimo emendamento presentato al Decreto Milleproroghe e approvato dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato durante i lavori di conversione in legge del provvedimento – il Commissario dovrà nominare un subcommissario e la scadenza per la fine delle operazioni viene fissata al 2024. Novità anche per quel che riguarda il ricollocamento delle persone che abitavano nelle baracche di Messina.
A spiegare tutte le ultime novità è la deputata Matilde Siracusano: «Il risanamento delle baraccopoli della città dello Stretto – chiarisce – si dovrà completare entro la fine del 2024: è questo ciò che prevede un emendamento del governo appena approvato dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, durante i lavori di conversione del dl. Il decreto Milleproroghe ha già previsto che il commissario per il risanamento della città di Messina sia il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Adesso, con questa nuova modifica migliorativa del testo, si introduce la figura del subcommissario – che verrà nominato dal commissario – e si proroga il commissariamento fino alla fine del 2024».
Un altro cambiamento riguarda, come anticipato, le persone direttamente coinvolte nel risanamento: «Il commissario Renato Schifani – spiega Siracusano – potrà utilizzare risorse finanziarie, acquisite anche attraverso altri bandi, non solo per la costruzione di nuovi mini quartieri – che a lungo andare rischierebbero di trasformarsi in piccoli ghetti – ma soprattutto per acquistare alloggi sul libero mercato e trovare dunque più velocemente una sistemazione per tante famiglie disagiate».
«È una battaglia difficile – conclude la deputata forzista Matilde Siracusano –, per la quale mi sto impegnando da anni, e sono felice che il governo nazionale e regionale abbiamo sposato questa causa. È una sfida da vincere tutti insieme per la città di Messina e per ridare dignità a migliaia di messinesi che dopo una vita ai margini meritano una seconda occasione».
(Foto di repertorio delle demolizioni a Fondo Saccà)
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