Sciopero e proteste sono le prossime mosse dei sindacati e dei dipendenti della Città Metropolitana di Messina. Stanchi di non ricevere alcun riscontro da parte del Governo Regionale e Nazionale, la CIGL, CSL FP, UIL FPL e DICCAP hanno elaborato un calendario di iniziative nel tentativo di salvare l’ex Provincia dal dissesto.
«I dipendenti della Città Metropolitana – raccontano i Segretari Provinciali – insieme ai rappresentanti RSU e alle Segreterie Provinciali si sono riuniti ieri, fortemente preoccupati per la situazione in cui versa l’Ente, già più volte evidenziata e formalizzata anche dal Sindaco Metropolitano con l’atto di indirizzo n°188 del 29/01/2019».
Secondo le organizzazioni sindacali sarebbe il disinteresse mostrato dal governo Regionale e Nazionale a provocare «l’inevitabile dissesto degli Enti, con gravi ricadute sui territori, sulla erogazione dei servizi e sulla serenità del personale a tempo indeterminato e determinato».
Per questo sono state pensate diverse iniziative per dar voce ai disagi vissuti recentemente dai dipendenti e per cercare di risolvere la questione:
- la proclamazione dello stato di agitazione e iniziative di sciopero con sit-in , nel rispetto dei termini previsti dalla legislazione vigente sul raffreddamento di conflitti;
- la convocazione di una riunione alla presenza del sindaco Cateno De Luca e della deputazione Nazionale e Regionale;
- una richiesta alle Segreterie Regionali per l’attivazione di iniziative unitarie al fine di risolvere la delicata vertenza, anche con la programmazione di scioperi e di una manifestazione unitaria a Palermo.
«Il calendario delle iniziative – concludono i Segretari Provinciali – sarà comunicato anche in funzione degli sviluppi delle iniziative programmate presso il Ministero e promosse dall’ANCI».
All’annuncio dei sindacati arriva dopo l’annuncio del blocco degli stipendi del sindaco metropolitano Cateno De Luca che ieri si è fatto fotografare sulle scale principali di Palazzo dei Leoni con un cartello che recitava “Chiuso per fallimento. Grazie Regione e Stato”.
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