Foto dall'alto dell'approdo di Tremestieri - Messina

Messina, sciopero di 24 ore al porto di Tremestieri l’11 gennaio. Mega: «Evitare disservizi»

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UIL Trasporti verso lo sciopero al porto di Tremestieri. Tutto il personale operante parteciperà ad una prima azione di sciopero della durata di 24 ore, a partire dalle 12:00 di martedì 11 gennaio e fino alle 11:59 di mercoledì 12 gennaio 2022.

Le motivazioni? Si tratterebbe di una risposta a Comet S.r.L, la società che gestisce il porto di Tremestieri. I sindacati chiedono, infatti, la trasformazione dei contratti da part-time a full-time e la stesura di un eventuale nuovo contratto integrativo di secondo livello, alcune proposte già discusse in un incontro con Sicindustria datato 23 giugno 2021.

«Il traffico commerciale sullo Stretto di Messina – si legge nella nota di proclamazione dello sciopero – è cresciuto in modo esponenziale, senza mai subire blocchi dovuti all’andamento epidemiologico in atto da COVID-19. Si sono aggiunti ulteriori servizi, come il controllo e il tracciamento delle merci pericolose nello Stretto di Messina e un notevole incremento del passaggio di autovetture».

«Nessun elemento – continua – è stato fornito a giudizio di questa organizzazione sindacale, dalla parte datoriale, atto al buon andamento del confronto costruttivo intrapreso tra le parti, in totale contraddizione con lo spirito mostrato nella seduta del 23/06/2021, in esito alle proposte e ai quesiti sollevati, e alla mancanza di adeguate risposte, circa la regolare applicazione ed attuazione del CCNL dei porti, sia sulla pianificazione turnistica, sia sulle difformità economiche dovute ai lavoratori, sia sui distacchi di altra società presenti sul sito produttivo (Approdi Tremestieri), sia sulla trasformazione dei contratti da part-time a full-time, sia alla stesura di un eventuale nuovo contratto integrativo di secondo livello».

Sciopero al porto di Tremestieri, la replica dell’Autorità Portuale

Non è tardata ad arrivare la replica dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, con il suo presidente, Mario Paolo Mega, che ha commentato la proclamazione dello sciopero nel porto di Tremestieri, rilanciando un confronto tra le parti.

«La nota della Segreteria territoriale di Messina di UIL Trasporti – spiega Mega – rappresenta delle problematiche che appaiono andare oltre il rapporto tra i lavoratori ed il concessionario Comet S.r.l. proponendo delle tematiche che riguardano l’intero cluster portuale che utilizza l’approdo oltre ovviamente alla scrivente, nel ruolo di soggetto pubblico concedente a cui spetta anche il compito di monitorare l’applicazione ai lavoratori del CCNL porti, ed al Comune di Messina per gli aspetti riflessi della attività portuale sul traffico urbano».

Il numero uno dell’Autorità Portuale riconosce il contributo dei lavoratori dello scalo portuale, fondamentale durante il periodo di emergenza nel 2020: «Il contributo che, soprattutto nel primo periodo di lockdown generalizzato del 2020, il settore della logistica delle merci ha assicurato alla tenuta sociale del Paese è stato ancora più marcato per le attività dell’approdo di Tremestieri, con riferimento al trasporto di prodotti alimentari freschi, dove i lavoratori e le imprese hanno assicurato, nonostante tutte le criticità operative della prima fase della crisi sanitaria, il mantenimento di livelli elevatissimi di traffico in totale sicurezza ma pur sempre con esposizione a rischi elevati».

Mega tende quindi la mano alle organizzazioni sindacali, ma chiede la revoca dello sciopero. «A parere dello scrivente – aggiunge – sarebbe auspicabile che continui il confronto tra i lavoratori ed il concessionario dell’approdo di Tremestieri, magari allargandolo a tutto il cluster interessato, evitando di creare disservizi che si scaricherebbero immediatamente oltre che sulla utenza costituita dagli autotrasportatori e dai produttori siciliani anche sulla generalità dei consumatori italiani».

«Si invita – conclude – codesta Organizzazione sindacale a valutare la possibilità di revocare lo sciopero proclamato aderendo alla nostra proposta di attivare immediatamente un tavolo di confronto allargato all’intero cluster, come sopra identificato, dove discutere dell’assetto complessivo dell’organizzazione per l’utilizzo dell’approdo ed in generale del traghettamento dal Porto di Messina che potrebbe, a parere dello scrivente, rendere di più facile poi la discussione sui temi posti dai lavoratori nel confronto con il concessionario».

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