Il Ministro per il Sud, Mara Carfagna, presenterà un emendamento al Decreto Covid che prevede al suo interno la proposta di legge per l’eliminazione delle baracche di Messina. Se l’iter andrà a buon fine, la città dello Stretto avrà a disposizione 100 milioni di euro e sarà nominato un Commissario straordinario per la gestione delle risorse per il risanamento, già individuato nel Prefetto Cosima Di Stani.
A comunicarlo, nel corso della mattinata, i deputati firmatari della proposta di legge, Francesco D’Uva (M5S), Pietro Navarra (PD) e Matilde Siracusano (Forza Italia) che, dopo aver presentato ciascuno un testo diverso, hanno deciso di convergere verso un obiettivo comune, al di là delle bandiere di partito. Il nuovo testo, adottato ieri – martedì 11 maggio – dall’VIII Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, è confluito all’interno di un emendamento firmato dal Ministro per il Sud, Mara Carfagna, al Decreto Covid. Previsto lo stanziamento di 100 milioni di euro nell’arco di tre anni. L’incarico che verrà conferito al prefetto di Messina, Cosima Di Stani, sarà a titolo gratuito, durerà 12 mesi e potrà essere prorogato fino a fine dicembre 2023. Ora dovranno comunque passare alcune settimane prima che tutto questo si concretizzi.
Soddisfatta la deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano: «Finalmente la svolta che Messina attendeva da anni». Le fa eco, la deputata di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo: «Il buon esito della condivisa proposta, che finalmente solleverà Messina da una piaga cinquantennale, oltre a dare merito all’azione della “politica dei fatti”, mostra che quando questa ha come unico e comune obiettivo il benessere dei cittadini, vengono meno gli sterili contrasti delle diverse fazioni politiche, per convergere in una intesa tra le parti. Messina, il suo risanamento in fase di avvio grazie alla congiunta iniziativa parlamentare il cui merito primo, va, ovviamente, riconosciuto a Matilde Siracusano, rappresenta la prova che la buona politica non ha simboli, ma condivisa progettualità».
Sulla questione è intervenuto nuovamente anche il deputato messinese del M5S Francesco D’Uva: «Sul risanamento delle baracche di Messina, quello che stiamo compiendo in queste ore a Roma è un passo importante per porre rimedio a un’emergenza abitativa, a un dramma sociale che va avanti da decenni e che tutta la politica messinese ha preso a cuore. Se ognuno fa la propria parte i problemi si possono affrontare con efficacia, e risolvere. Dopo la presentazione di un testo di legge ad hoc e tutti gli altri atti che abbiamo promosso, il nostro impegno in Parlamento continua, fino all’approvazione di tutte le misure di nostra competenza. La sinergia tra Istituzioni, che sta portando a questi risultati, non si deve fermare: ciascuno dei soggetti coinvolti deve continuare a dedicare il massimo sforzo alla questione. Uno di questi sarà il prefetto di Messina Cosima Di Stani, in qualità di commissario. Figura, quest’ultima, che noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre chiesto di individuare tra quelle che possono offrire più garanzie di efficienza. Buon lavoro a lei, dunque, e a quanti sono impegnati ogni giorno nella risoluzione di questa piaga. Uniti possiamo servire al meglio la nostra comunità».
Soddisfatto anche il deputato del PD, Pietro Navarra: «Proprio stamattina è stato bollinata la legge RisanaMessina. In aggiunta a quanto detto precedentemente, desidero riconoscere alla Ministra Mara Carfagna il merito di avere fatto seguire alle parole la concretezza dei fatti con un intervento del Governo, anche da me sollecitato da diversi mesi, a sostegno del risanamento delle aree degradate della città di Messina. Le risorse pari a 100 milioni di euro che sono previste nell’emendamento del governo al decreto Covid potranno aggiungersi agli ulteriori 100 milioni che il Comune potrebbe avere riconosciuti dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti avendo partecipato al bando “Qualità dell’abitare” voluto dalla ex Ministra Paola De Micheli le cui risorse complessive di 850 milioni sono state aumentate di ulteriori 2 miliardi previsti nel PNRR. Il problema del risanamento delle aree degradate di Messina è diventato un problema nazionale grazie al lavoro dei parlamentari messinesi che con me hanno fatto squadra per dare risposte alla città. Ringrazio ancora Francesco D’Uva e Matilde Siracusano per il lavoro svolto sempre con equilibrio e determinazione».
(433)