La sua ricetta vincente parte dalle materie prime di qualità, a km zero, selezionate accuratamente sul territorio, il suo nome è ormai un marchio riconosciuto a Messina e non solo: stiamo parlando del maestro gelatiere Giuseppe Arena che, per il secondo anno consecutivo, sarà il pasticcere ufficiale della “Casa del Festival” di Sanremo. Appresa la notizia, abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui e ci siamo raccontati com’è stato il suo esordio e cosa si aspetta per questa nuova avventura. E, soprattutto, gli abbiamo chiesto cosa preparerà per l’occasione.
Classe 1975, Giuseppe Arena ha iniziato lavorando nel laboratorio di famiglia sin da giovane. Oggi gestisce una sua gelateria, insieme alla moglie Rosaria, al centro del villaggio marinaro di Ganzirri. Si sta preparando, in questi giorni, per volare nuovamente a Sanremo, ma lo abbiamo intercettato e ci ha raccontato un po’ della sua esperienza e di ciò che ha in serbo per l’edizione 2022.
Giuseppe Arena, il gelatiere messinese alla Casa del Festival di Sanremo
«Per me – ci ha raccontato – è motivo di grande orgoglio essere stato riconfermato, per il secondo anno, come pasticcere ufficiale di Casa Sanremo. Questo significa che abbiamo svolto bene il nostro lavoro e che siamo riusciti a far apprezzare tutto il buono che la nostra pasticceria riesce a esprimere e a portare in alto il nome della Sicilia».
Lavorare alla Casa del Festival è stata per lui «un’esperienza indimenticabile». «Prima di allora – ha ricordato – eravamo stati solo spettatori di questa importantissima kermesse, esserci dentro è stata una grandissima emozione, soprattutto perché abbiamo avuto la possibilità di far gustare i nostri gelati, le granite e i dolci siciliani a tantissimi personaggi dello spettacolo e vedere il modo in cui li hanno apprezzati è motivo di grande orgoglio. Confrontarsi con una realtà così importante ti aiuta anche a maturare a livello umano, oltre che professionale. È un’esperienza che consiglierei a tutti e sono felicissimo di poterla ripetere per il secondo anno consecutivo».
Ma cosa hanno portato dei sapori siciliani su in Liguria lo scorso anno? «Lo scorso anno abbiamo proposto cannoli, cassate e altri dolci tipici siciliani, oltre che granite e gelati che sono stati molto apprezzati, inoltre abbinavamo dei dessert ai piatti degli chef. Per esempio con i piatti a base di pesce ho proposto un sorbetto con agrumi siciliani e fiori di Sanremo. Quest’anno vorrei far conoscere altri dolci tradizionali della nostra terra, come i piparelli per esempio, mentre per rappresentare la città di Messina vorrei portare la nostra famosissima pignolata messinese, che è un’icona della nostra pasticceria».
Sapori genuini, made in Messina: il segreto di un buon gelato
Insomma, le idee sembrano abbastanza chiare e ormai non resta che fare la valigia. Prima di lasciarlo andare, però, abbiamo chiesto al maestro gelatiere Giuseppe Arena qual è il “segreto” per fare e riconoscere un buon gelato: «Segreti nel nostro lavoro ce ne sono tanti… – ci ha spiegato. In Sicilia abbiamo la fortuna di avere delle eccellenti materie prime. Per fare un buon gelato bisogna assolutamente utilizzare ottimi ingredienti, io in particolare li seleziono nel nostro territorio, scegliendo solo i migliori, e prediligo frutta fresca di stagione a km zero. Poi non devono mancare passione e dedizione per il proprio lavoro. Io passo tantissime ore in laboratorio a studiare e bilanciare e non sento la stanchezza perché amo quello che faccio».
Ma andando più sul tecnico, «un buon gelato si riconosce dalla vista – ci spiega – , dalla struttura, dal colore e dal gusto. Per esempio un buon gelato non deve avere una colorazione troppo intensa, in superficie non deve esserci una patina e poi si passa al gusto. Il gelato deve avere un sapore intenso, deve essere ben bilanciato, e si deve sentire la freschezza delle materie prime».
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