Siringhe usate, flaconi di medicinali, pannolini. E ancora eternit, motori e componenti elettroniche di elettrodomestici materiale di risulta edilizia e numerosi pneumatici usati. E’ questo quello che i volontari di Messina hanno raccolto sabato scorso durante l’evento “Siamo tutti sulla stessa barca”: una giornata di pulizia straordinaria delle sponde del Lago di Ganzirri e di alcuni tratti del suo fondale. Ad informare i cittadini della presenza di questi rifiuti pericolosi è il Consigliere Comunale Alessandro Russo che ha presentato una denuncia contro ignoti alla Capitaneria di Porto.
«Durante le attività di raccolta e di recupero della spazzatura nello specchio d’acqua – scrive Alessandro Russo – sono stati individuati dei rifiuti classificabili come pericolosi per l’ecosistema e per la stessa salute pubblica».
Una sorpresa davvero sgradevole che punta i riflettori su uno dei simboli della città di Messina, un luogo a cui sono legate storie, tradizioni e leggende, trasformato dagli incivili in una vera e propria discarica. L’attività di pulizia del Lago, in cui è stato prezioso il contributo dei canottieri della vicina A.S.D. “Canottieri Peloro” che ha messo a disposizione dell’attività di volontariato e pulizia alcune barche, retini da raccolta e altre attrezzature atte a raccogliere rifiuti dal fondo del lago, ha portato alla luce un’altra triste realtà che va a macchiare, ancora una volta, l’immagine della città.
Sarà adesso l’Autorità Giudiziaria a far luce sulla vicenda ed accertare eventuali conseguenze di tali immissioni nell’ecosistema. Certo è che chi ha avuto il coraggio di utilizzare il Lago di Ganzirri come una discarica, area lacustre protetta, merita di essere punito secondo quanto previsto dalla legge.
Immagine di copertina tratta dalla pagina Facebook Pro Loco Capo Peloro
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