Si muovono i primi passi per il recupero della Zona Falcata di Messina. I progetti pronti sono tre e riguardano: la Stele della Madonnina, la Porta spagnola e l’ingresso della Lanterna del Montorsoli. Il programma operativo prevede che Autorità Portuale e Soprintendenza dei Beni culturali di Messina procedano in parallelo. Dalla Regione spiegano come ci si muoverà nei prossimi mesi.
Nella giornata di ieri, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha convocato un vertice per discutere gli interventi da realizzare all’interno della Zona Falcata di Messina. Presenti all’incontro, l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà, il direttore generale Sergio Alessandro, la soprintendente ai Beni culturali di Messina, Mariella Vinci, ed il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega. «Con l’incontro di oggi (ieri, ndr) – ha spiegato il Governatore della Sicilia – è stato fatto un altro passo avanti, ma sulla zona Falcata servono garanzie e tempi veloci per restituire, quanto prima, una parte di quest’area ai cittadini di Messina che attendono da troppi decenni».
Come si anticipava, Autorità Portuale e Soprintendenza dei Beni culturali di Messina procederanno in parallelo. La prima a partire dal mese prossimo avvierà la caratterizzazione del suolo per le rilevazioni di eventuali sostanze inquinanti nella zona, partendo dalla porzione di maggiore interesse archeologico, dove ricade la Real Cittadella. Nel caso dovessero essere necessari interventi di bonifica, il finanziamento arriverà dalla Regione. Contemporaneamente, la Soprintendenza dei Beni culturali porterà avanti il percorso per gli interventi di messa in sicurezza nell’area.
La Regione Siciliana prevede entro marzo di dare l’incarico per la progettazione della messa in sicurezza e la riqualificazione della Real Cittadella. I tre interventi cui si accennava, riguardanti la Stele della Madonnina, la Porta spagnola e l’ingresso della Lanterna del Montorsoli, saranno finanziati con 10 milioni di euro stanziati dal Governo Musumeci.
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