Sembra che una delle sculture simbolo della storia di Messina sia a rischio: la Fontana di Orione, situata di fronte al Duomo, presenta delle profonde crepe che potrebbero portare, secondo esperti del settore, a imminenti cedimenti strutturali.
La preoccupazione di cittadini ed esperti nasce da numerose “fratture” nel corpo centrale, alto ben 7 metri, della struttura realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli. Tali fessure, come si evince dalle foto, sono più evidenti sui corpi delle 4 ninfe, che sorreggono l’ultima vasca e la statuetta del dio Orione affiancato dal cane Sirio. In attesa di ulteriori accertamenti, l’erogazione d’acqua nella parte superiore della Fontana di Orione è stata sospesa.
La Fontana di Orione è una delle poche architetture sopravvissute al terremoto del 1908. Realizzata nel 1553 su commissione del Senato di Messina, con lo scopo di ricordare la costruzione del primo acquedotto della città, che sfruttava le acque dei fiumi Camaro e Bordonaro.
L’opera del Montorsoli a Messina fu definita dallo storico Bernard Berenson come “la più bella fontana del Cinquecento europeo”.
Se la struttura cedesse non solo costituirebbe un pericolo per turisti e passanti, ma soprattutto rappresenterebbe un’ingente perdita per la storia di Messina.
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