«La musica è cambiata» a Palazzo Zanca. De Luca chiede il conto ai Dirigenti del Comune di Messina

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Messina. I Dirigenti comunali, coloro che dall’inizio del mandato sono stati costantemente nel mirino di Cateno De Luca, sono stati convocati questa mattina per una riunione con il primo cittadino. L’obbiettivo? Fare il punto della situazione di Palazzo Zanca e, soprattutto, mettere sotto la lente d’ingrandimento i dipendenti comunali.

«La musica è cambiata» dichiara De Luca, elencando tutti provvedimenti da eseguire nei prossimi giorni:

  1. Debiti: entro il 10 ottobre ogni Dirigente deve comunicare tutto ciò che c’è nei cassetti. Scaduto tale termine, saranno ritenuti responsabili anche sotto il profilo contabile delle omissioni o disattenzioni in merito.
  2. Riorganizzazione del personale: gli impiegati di categoria A (attività manuali), circa 200 unità, non possono più stare negli uffici ma devono fare le pulizie, la manutenzione, la scerbatura, gli attacchini e le altre attività prettamente manuali; gli impiegati di categoria B (attività manuali specializzate, operatori di ufficio con mansioni semplici tipo archivisti, autisti), circa 300, devono prioritariamente diventare operai specializzati, autisti, addetti al corpo di polizia mentre negli uffici una residua parte per archivi e supporti da definire e concordare con il Sindaco; gli impiegati C e D negli uffici o nel Corpo di Polizia municipale.
  3. Bilancio di previsione 2019/2021: tutto deve essere pronto entro il 31 ottobre per avviare il percorso ed approvare tutto entro il 20 dicembre.
  4. Progetto “Salva Messina”: suggerimenti entro il 10 ottobre.
  5. Piano di riequilibrio: sapere entro il 10 ottobre dai diretti responsabili, per le rispettive competenze, le motivazioni del fallimento di alcune previsioni, che hanno generato un buco di oltre 50 milioni di euro nel periodo 2014/2017.

Insomma, dato che posta in gioco è davvero alta, visto che si rischia il collasso di Messina, il sindaco De Luca ha fissato i primi paletti e le prime scadenze che vedono come punto principale la riorganizzazione del personale di Palazzo Zanca. Il messaggio del sindaco è chiaro: basta stare seduti dietro le scrivanie, è necessario che ognuno torni a svolgere le mansioni che rientrano nel loro profilo.

I dipendenti comunali, insieme a quelli delle Società Partecipate, saranno anche oggetto del “Salva Messina“. Nel documento provvisorio redatto dal sindaco Cateno De Luca, infatti, tra i provvedimenti con effetti diretti sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale compare anche la riqualificazione e ricollocazione del personale dipendente del Comune e delle Società Partecipate ed accertamento di eventuali esuberi del personale.

(2993)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Importante che finisca tutto nel solito bluff.Tante parole e niente fatti.I cittadini Messinesi conoscono benissimo l’andamento che c’è ne comune di Messina il fannulloni i falsi invalidi e c’è ne sono tantissimi controllate in particolare l’ATM vengono salvaguardati perché hanno “santi protettori” nei piani alti ,mentre restano a lavorare gli onesti.Perciò i cittadini Messinesi vogliono vedere un po’ questo salva Messina di rami secchi improduttivi si tagliano sono stati mante nuti è finito il tempo di dormire,oziare,sbragarsi per anni o si lavora o si va a “passiate ti viali”.

error: Contenuto protetto.