L’architetto Mirella Vinci è la nuova soprintendente ai Beni Culturali di Messina. Mirella Vinci instancabile conoscitrice della storia della città, dei suoi monumenti e del paesaggio, alle prese con un costante desiderio di ricerca culturale al servizio del patrimonio. Antesignana delle odierne giovanili formazioni accademiche all’estero, neanche la prospettiva di una carriera nella Parigi, capitale europea degli anni ’80, è riuscita a distoglierla dall’amore incondizionato per la sua terra, dove ha scelto di far ritorno.
Altra nomina importante, quella di Orazio Micali a cui è affidata la direzione del Museo di Messina.
Le nomine del Presidente della Regione Siciliana sono il frutto di una scelte ben precisa, che punta lontano. «Un nuovo assetto – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – anche per dare risposte ai cittadini che ci chiedono trasparenza, efficienza e snellimento delle procedure burocratiche. Il cambiamento è un dovere verso i siciliani e l’indirizzo politico del mio governo è che Soprintendenze e Musei devono aprirsi sempre più ai cittadini ed essere al servizio della gente. Anche questo ricambio si rende necessario e utile, per un avvicendamento che certamente metterà in luce le potenzialità e l’esperienza di eccellenti dirigenti che hanno dimostrato in questi anni grande senso del dovere e professionalità in seconda linea.
Nel contempo, i dirigenti apicali che hanno fatto bene potranno trasferire esperienze e prassi positive ad altre strutture. Imprimere una svolta al sistema dei Beni culturali è un impegno che intendo portare avanti in prima persona, sia da presidente della Regione che da assessore ad interim. Con le nomine dei direttori dei Parchi archeologici, e oggi dei nuovi soprintendenti e dei direttori dei Musei, prende corpo la nuova governance, che passerà sempre più per riunioni collegiali e periodiche con i vertici dei nostri istituti. Un contatto operativo e costante – conclude Musumeci – necessario per monitorare nel tempo e continuare il percorso già intrapreso al servizio della comunità siciliana e di quanti visitano la nostra Isola».
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L’architetto Vinci, che ho avuto modo di conoscere anni addietro, in occasione di un corso che avrei dovuti tenere per i tecnici della soprintendenza di Messina, è stata l’unica persona che mi si è avvicinata con raffinata eleganza e signorilità. Mi ha colpito positivamente questo comportamento, contrario a quell’atmosfera repellente e odiosa di altri funzionari.
Sono sicuro che l’architetto Mirella Vinci sarà la direttrice migliore che quella soprintendenza possa mai avere.