Hanno sparso del liquido cancerogeno e velenoso sul muretto del cortile in cui vive stabilmente una colonia felina regolarmente registrata dal Comune di Messina, causando forti irritazioni anche alla donna che si prende cura dei gatti. A denunciarlo, a seguito di una segnalazione, il consigliere della V Circoscrizione, Franco Laimo, che ricorda: «Maltrattamenti e abusi su animali sono reati».
Un episodio simile si era già verificato, mesi fa, sulla Scalinata Ringo, e aveva portato alla morte per avvelenamento di 4 gatti appartenenti ad un’altra colonia felina di Messina. Oggi il consigliere Laimo segnala nuovi atti vandalici, questa volta contro una colonia del viale Regina Elena, e riporta lo sfogo della tutrice degli animali: «Ho fatto l’impossibile per questi gattini, ho speso tutto quello che avevo “ma perdere la mia dignità e della mia famiglia” mi sembra troppo. I gatti sono in pericolo!».
Appresi i fatti, il consigliere della V Municipalità ha informato della vicenda l’assessore con delega alla tutela e benessere degli animali Massimo Minutoli, che, sottolinea Laimo, si è mostrato sensibile alla questione.
«Ricordiamo – evidenzia Laimo – che le colonie feline sono punti di aggregazione di gatti liberi, più o meno numerosi, che convivono e frequentano abitualmente una determinata area, pubblica o privata (persino condominiale), eventualmente accuditi e nutriti grazie all’aiuto di volontari. Questa forma di raccolta tiene sotto controllo la presenza degli animali sul territorio, la loro salute ed anche le nascite, evitando così di incrementare la problematica del randagismo. Le colonie possono essere registrate presso il Comune ove si trovano da un responsabile, un referente, solitamente un volontario, che viene formalmente incaricato al fine di gestire la colonia per tutto ciò che attiene il suo mantenimento, salvo che per le spese veterinarie che rimangono a carico dell’Ente».
«Maltrattamenti e abusi su animali – ricorda infine il consigliere Franco Laimo – sono considerati ormai reati da tempo. È bene agire sempre legalmente e soprattutto con coscienza. Chiunque sia presente dinnanzi ad atti vandalici contro animali, vada a denunciare subito l’accaduto».
(641)