Sembra che all’interno dell‘Atm Messina siano stati cambiati alcuni provvedimenti relativi ai bandi per l’assunzione di nuovi autisti all’interno dell’Azienda trasporti. A sollevare la questione è il consigliere comunale e presidente della Commissione Trasporti al Comune, Libero Gioveni.
«Non dovevano essere assunti i primi 30 apprendisti con età inferiore a 29 anni e considerare altri 60 autisti fra gli over 30? Perché adesso saranno assunti 50 apprendisti dalla prima graduatoria dei 30, mentre il bando dei 60 non lo si fila nemmeno di striscio?». Per Gioveni quindi l’Atm Messina dovrebbe rispettare i bandi pubblicati e gli impegni assunti.
Cosa dice Gioveni sulle assunzioni dell’Atm
In questa interrogazione – inviata all’assessore ai rapporti con Atm Francesco Gallo e al Presidente della partecipata Giuseppe Campagna – Gioveni chiede spiegazioni sui bandi dell’Azienda Trasporti.
«Non posso non esprimere il mio disappunto – scrive Libero Gioveni – sul contenuto del provvedimento aziendale n. 84 del 19 aprile col quale in sostanza si autorizza a scorrere e ad attingere dalla graduatoria dei 30 autisti apprendisti, al fine di assumerne altri 31 e arrivare così ad un massimo di 50 unità (20 in più dei 30 previsti).
È di tutta evidenza il fatto che il disappunto non nasce certamente dall’assunzione in sé di questi ragazzi che al pari di altri ambiscono legittimamente a una posizione lavorativa, ma dal “modus operandi” di codesta azienda che, come è noto, collateralmente al bando dei 30 autisti ne aveva pubblicato un altro aperto agli over 30 per formare un bacino o una graduatoria di 60 autisti da cui attingere in caso di necessità.
Tra l’altro mi preme ricordare che la pubblicazione del secondo avviso al quale hanno potuto partecipare tanti altri aspiranti aventi diritto (e non solo gli ex precari) in possesso di appositi requisiti (patenti, servizio TPL ecc.) e che evidentemente stanno ancora legittimamente nutrendo la speranza di poter concorrere all’assunzione, era stato anche frutto di concertazioni con le organizzazioni sindacali e persino oggetto di audizione nella Commissione Trasporti che presiedo, con l’impegno appunto assunto da codesta azienda (che si era concretizzato di fatto con il varo del secondo bando) di procedere, subito dopo l’assunzione dei 30 apprendisti, all’espletamento del secondo concorso aperto agli over 30.
I fatti invece dicono che il provvedimento n. 84 taglierebbe praticamente le gambe ai circa 1200 aspiranti autisti che avevano presentato regolare istanza e che a questo punto sentono odore di beffa per una possibile loro “emarginazione”.
Si ritiene di poter asserire che l’unica motivazione che potrebbe essere ascrivibile al provvedimento non può che essere quella di un risparmio economico legato agli sgravi fiscali che l’azienda può ottenere attraverso il contratto professionalizzante, ma che, al netto del fatto che l’obiettivo era stato contenuto e previsto solo con i primi 30 operatori di esercizio, non può essere più giustificabile una volta che si era proceduto ad emanare il secondo avviso».
Cosa chiede Gioveni
Il capogruppo di Fratelli d’Italia chiede i motivi che «inspiegabilmente – conclude Gioveni – hanno indotto l’azienda a mutare i programmi e, soprattutto, gli impegni assunti attraverso gli atti amministrativi emanati. Se ritengano di revocare o modificare il provvedimento n. 84 completando l’assunzione dei 30 apprendisti originariamente previsti per poi procedere con l’espletamento delle prove relative all’avviso rivolto agli aspiranti 60 autisti over 30. Se e quando, pur mantenendo il provvedimento n. 84 e quindi procedendo ad assumere in totale 50 autisti apprendisti, l’azienda procederà lo stesso a espletare gli adempimenti dell’avviso rivolto agli over 30, mantenendo quindi gli impegni assunti a più livelli».
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