L’Università di Messina s’illumina di giallo. Perché? Perché marzo è il mese dedicato alla consapevolezza dell’endometriosi e anche UniMe aderisce alla campagna di sensibilizzazione WorldWide Endomarch, “Facciamo luce sull’Endometriosi – L’Italia si illumina di giallo”, organizzata anche in 55 capitali del mondo.
A causa del prorogarsi dell’emergenza sanitaria da covid-19 è stata creata una call to action su tutto il territorio italiano, per attirare l’attenzione sull’endometriosi, un malattia cronica che, pur essendo ampiamente diffusa tra le donne in età fertile – si stima che una donna su dieci ne sia affetta (3 milioni di donne in Italia) – è purtroppo ancora oggi poco conosciuta. Cos’è l’endometriosi ce lo spiega il Ministero della Salute: «È la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla fino alla menopausa».
«Le donne che soffrono di endometriosi – si legge sul sito del Ministero riferiscono dolore mestruale, dolore durante i rapporti sessuali, dolore alla minzione e alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine o nelle feci. Il dolore può essere cronico e persistente, ma generalmente i sintomi si aggravano durante il periodo mestruale. Alcune donne lamentano astenia e lieve ipertermia, che può accentuarsi in periodo mestruale, e fenomeni depressivi».
Per questa campagna di sensibilizzazione le istituzioni delle città italiane sono state invitate a illuminare di giallo un monumento, per tutto il mese di marzo, un monumento. L’Università degli Studi di Messina ha scelto a questo scopo la sede centrale dell’Ateneo.
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