Arriviamo al secondo appuntamento, in vista delle elezioni amministrative di Messina di giugno 2022, con il nostro viaggio alla scoperta delle Circoscrizioni di Messina; stavolta indaghiamo la II Circoscrizione: da Gazzi, a Contesse, arrivando al CEP e spingendoci fino a San Filippo Superiore, passando da Santa Lucia, fino ad arrivare a Pistunina.
Anche in questa puntata ci siamo chiesti cosa è stato fatto nella zona sud di Messina, definita malamente periferia; cosa manca; come vivono i messinesi residenti in questa porzione di città. Quello che abbiamo appuntato sui nostri taccuini a forma di telecamera sono innanzitutto le strade: quasi assente la segnaletica stradale, per cui o ci si affida al senso dell’orientamento o al classico navigatore. E poi ancora strade dissestate, strette e a doppio senso, talvolta vicoli ciechi, anche qui non indicati.
Arrivare a San Filippo Superiore, per esempio, è stata quasi un’impresa epica, ma alla fine ce l’abbiamo fatta; una fetta di Messina che sembra tagliata fuori dalla routine rumorosa, viuzze desolate e bambini che corrono per tornare a casa. Ma anche tante realtà associative, che in barba alle amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo, hanno creato luoghi e spazi di socialità.
La II Circoscrizione di Messina
Il Museo del Grano, per esempio, si trova a San Filippo Superiore. Riconosciuto di recente come “piccolo museo” dal Ministero della Cultura, lo spazio espositivo racconta la cultura contadina di San Filippo: tutti i processi della trasformazione del grano, quindi i mulini, le tradizioni trasmesse grazie anche agli strumenti musicali tradizionali e i giochi che si facevano una volta. E poi tutela e cura del territorio, con la valorizzazione della Cascata di San Filippo.
Poi ci spostiamo verso il CEP, quartiere messinese in cui grandi vialoni sono puliti e abitati da tanti ragazzi. Qui, proprio all’inizio della strada c’è la Parrocchia Sacra Famiglia, la chiesa di Padre Sergio Siracusano, che rappresenta un punto di riferimento per tutti; famiglie, gente con difficoltà economiche e cognitive. E poi c’è la scuola Catalfamo, altra realtà positiva della II Circoscrizione di Messina. Ed è proprio Angelo Cavallaro, da 5 anni dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Catalfamo, che ci racconta cosa significa vivere al CEP.
«I plessi dell’Istituto Catalfamo sono ubicati in tre villaggi: Contesse CEP, Santa Lucia sopra Contesse e Pistunina, tutti a ridosso della Strada Statale 114; con un’utenza varia, quindi le problematiche sono diverse. Ci sono zone con una forte concentrazione di alunni provenienti da contesti socio-economici deprivati, ci sono zone con studenti che provengono da famiglie del ceto medio, che ancora percepiscono la scuola come luogo che possa permettere di salire sull’ascensore sociale. In questo momento, – racconta il prof. Cavallaro – per quanto riguarda le problematiche della Catalfamo, due plessi sono chiusi: la primaria di Pistunina, e passeranno diversi anni prima che si possa riaprire, perché deve essere abbattuta e ricostruita la scuola; la secondaria di primo grado di Santa Lucia, vicino alle case Arcobaleno, e qui si spera di riavere i locali all’inizio del prossimo anno scolastico.
Che cosa fare? Questa è una domanda da un miliardo. Noi – continua Angelo Cavallaro – collaboriamo con le parrocchie della zona, gli oratori e le comunità. Siamo sempre a stretto contatto con gli operatori dei centri socio-educativi sia di Santa Lucia sia del CEP e in questi anni abbiamo fatto rete con le organizzazioni presenti sul territorio, gli esperti della Pro Loco Messina Sud, dell’Associazione Ionio, del Teatro dei Tre Mestieri. Collaboriamo con Libera, Fondazione di Comunità, il FabLab, il CNR, il Comitato Paralimpico, perché crediamo di costruire insieme a tutto ciò che ci circonda un progetto educativo che possa coinvolgere: famiglie, scuola e territorio. Per questo portiamo avanti i “Patti educativi di Comunità“; il nostro si chiama “Via del Dromo“, dedicato alla strada che collegava Messina a Catania».
Tra gli obiettivi del progetto: il contrasto alle disuguaglianze sociali, culturali, motivazionali nelle opportunità e nelle possibilità. Ci fermiamo qualche minuto in più su queste due parole: opportunità e possibilità, quante se ne possono dare alle future generazioni messinesi? Ripartiamo, alla scoperta di un altro quartiere.
Foto dalla II Circoscrizione di Messina
Servizio di Alessandra Mammoliti e Gabriella Fiorentino
Musica video di Karmagally
(818)