cateno de luca ordinanza chiusura hotspot migranti di bisconte a messina

Messina, hotspot per migranti di Bisconte: Cateno De Luca firma l’ordinanza di chiusura

Pubblicato il alle

3' min di lettura

cateno de luca ordinanza chiusura hotspot migranti di bisconte a messinaCateno De Luca firma l’ordinanza di chiusura dell’hotspot di Bisconte fissando a cinque giorni la scadenza per le procedure di sgombero e lo spostamento dei migranti in una nuova struttura. La competenza per chiudere il centro, però,  è del Ministero dell’Interno e il Sindaco di Messina si dichiara pronto ad aprire lo scontro istituzionale nel caso la sua richiesta non dovesse essere accolta.

A motivare questa decisione, arrivata a 48 ore dalla fuga di 24 migranti dall’ex caserma Gasparro, sarebbero motivazioni di ordine igienico-sanitario. Secondo quanto dichiarato dal Primo Cittadino, la struttura sarebbe abusiva, non potrebbe ospitare i migranti e non garantirebbe le condizioni di sicurezza stabilite per il contenimento del coronavirus. A questo proposito, la deputata del Movimento 5 Stelle Grazia D’Angelo, a seguito degli eventi di mercoledì 15 luglio, aveva affermato di aver parlato con il Prefetto Maria Carmela Librizzi che le avrebbe assicurato «che la situazione è sotto controllo e che i migranti fuggiti erano risultati tutti negativi al test sierologico Covid-19».

Ad ogni modo, nel pomeriggio di ieri, venerdì 17 luglio, Cateno De Luca ha parlato in diretta Facebook dall’esterno dell’hotspot di Bisconte per annunciare l’ordinanza e spiegare le sue ragioni: «Non potevo fare altrimenti – ha dichiarato –, si tratta di un centro abusivo, non a norma sotto il profilo igienico-sanitario. Dalle relazioni tecniche degli uffici comunali è emerso che non esiste nessuna concessione per adibire l’area a centro per identificare e registrare i migranti. Essendo ad ogni modo una sistemazione temporanea, doveva essere dismessa dopo due anni, nel settembre del 2019. Ho chiesto al Viminale di spostare l’hotspot altrove».

«Darò un tempo limite di 5 giorni per sgomberare l’hotspot di Bisconte –ha proseguito il Primo Cittadino – ed evitare che ci siano altri elementi che mettano in pericolo la pubblica incolumità. Non esistono le condizioni a garanzia della sicurezza. La fuga nella notte di mercoledì è la testimonianza più eclatante. È pertanto chiaro ed evidente che non si possono accogliere migranti in tale struttura, perché in questo modo certamente non li aiutiamo. La fase dell’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo impone di non abbassare la guardia: non possiamo subire passivamente scelte che mettono a repentaglio l’incolumità dei nostri cittadini. Se il Governo starà a guardare, senza muovere un dito, si aprirà la fase dello scontro istituzionale, mi sono stancato di dover subire scelte che danneggiano la mia gente».

(430)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.