tram rinnovato messina

Messina. Guasti ai tram rimessi a nuovo: botta e risposta tra ATM e sindacati

Pubblicato il alle

5' min di lettura

Non si placa lo scontro tra ATM e i sindacati Filt Cgil Uiltrasporti Faisa Ugl e Orsa. Ad accendere la miccia, in questo caso, l’aggiudicazione della gara per il rifacimento della linea del tram di Messina. Le organizzazioni sindacali puntano i riflettori su tre vetture riqualificate, che sarebbero «state costrette a tornare in deposito pressoché giornalmente per gravi avarie». L’Azienda replica spiegando la natura dei guasti «statisticamente nella norma». Di seguito, il botta e risposta.

Riqualificazione tram a Messina. I sindacati: «Lifting di facciata, rischio spreco soldi pubblici»

Nei giorni scorsi, l’ATM ha annunciato l’aggiudicazione, per circa 22 milioni di euro, della gara per la riqualificazione del tram. Immediata la reazione dei sindacati, che hanno contestato la decisione dell’Azienda di ridurre due tratti della linea tranviaria ad un unico binario. Ma sotto i riflettori di Filt Cgil Uiltrasporti Faisa Ugl e Orsa sono finite anche le vetture oggetto di lavori.

«Dallo scorso mese di ottobre – affermano i sindacati – le vetture 14T 12T e 5T , appena tornate “nuove” dai lavori aggiudicati alla ditta De Luca S.p.A., sono state costrette a tornare in deposito pressoché giornalmente per gravi avarie spesso legate ai carrelli frenanti e alla trazione. A fronte di queste innegabili problematiche che risultano analoghe alle criticità antecedenti le attività di manutenzione presso la ditta esterna da settimane chiediamo invano chiarezza sulle attività svolte nell’ambito dell’appalto di manutenzione lautamente pagato con soldi pubblici».

«ATM S.p.A. – proseguono i sindacati – ha assegnato l’appalto per il revamping delle vetture tranviarie alla ditta De Luca S.p.A. per un importo complessivo di 5.992.800 euro. Una parte sostanziale dell’investimento è destinata a: “revisione generale dei principali assiemi con sostituzione dei componenti necessari degli Impianti ungibordo/Sabbiere; Riduttori; Motori di trazione; Impianti elettroidraulici del freno”, con tali presupposti sorprende che, ad esempio, la vettura 12T dopo essere stata “ristrutturata” e messa in servizio è rientrata in deposito più di trenta volte per disfunzioni ai carrelli frenanti e alla trazione e ad oggi si trova in officina ATM ancora per riparazioni. Risultati similari si registrano per le revampizzate 14T e 5T. Trattandosi di tanti di soldi pubblici ATM S.p.A. dovrebbe uscire dal silenzio tattico e dalle scuse d’occasione per spiegare alla città cosa non sta funzionando in quest’appalto e come sta spendendo i soldi dei messinesi».

«Temiamo – concludono Filt Cgil Uiltrasporti Faisa Ugl e Orsa – che con una nuova linea tranviaria depotenziata con tratte a binario unico, su cui circoleranno tram vecchi con un ben pagato lifting di facciata, si finirà per sprecare solo tanti soldi pubblici e la città perderà l’occasione di rilanciare realmente un servizio fondamentale per migliaia di utenti messinesi».

ATM: «Sul tram nessun allarmismo, massima attenzione ai fondi pubblici»

Immediata la replica dell’Azienda del Trasporto Pubblico Locale di Messina: «Atm – scrivono dalla partecipata – sta ponendo la massima attenzione alla riqualificazione delle vetture tramviarie. In particolare, due delle tre vetture già in linea da diversi mesi hanno riscontrato dei guasti statisticamente nella norma considerate le loro caratteristiche tecniche, serve infatti precisare che non si tratta di vetture nuove ma di vetture che sono state riqualificate a seguito di anni di utilizzo. Inoltre, come è noto, i tram hanno dei problemi strutturali e congeniti che nel corso degli anni si è tentato di limitare grazie all’intervento delle nostre officine, basti pensare al sottodimensionamento dell’impianto di climatizzazione, pensato per la città di Torino, e che non è stato realizzato per il clima messinese. Al contrario proprio grazie al revamping si sta cercando di potenziare il gruppo climatizzazione con apparati di ultima generazione».

«Nel dettaglio – prosegue ATM – delle tre macchine riqualificate, in una delle vetture si riscontra ad esempio la difficoltà di approvvigionarsi, a livello mondiale, di un particolare “pacco batterie” che, nell’attesa di ricevere il ricambio originale, è stato temporaneamente sostituito con un modello compatibile che occasionalmente attiva delle segnalazioni di anomalie che comunque non influiscono sulla sicurezza delle vetture. Per la vettura revampizzata attualmente in manutenzione, ATM in collaborazione con la società capofila del raggruppamento temporaneo d’impresa, che ha effettuato la riqualificazione, ha riscontrato un problema elettro-idraulico che la stessa società sta riparando nelle nostre officine in ottemperanza alla garanzia prevista».

«ATM – conclude l’Azienda – sottolinea che sta facendo tesoro delle varie segnalazioni degli operatori di esercizio con l’obiettivo di rendere sempre più efficienti e performanti i tram, e si sente di tranquillizzare tutti i cittadini sulla corretta gestione dei fondi pubblici, cosa che questa amministrazione ha sempre fatto con la massima attenzione».

(206)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.