tn tramfermo

Tratti a binario unico per il tram di Messina? I sindacati: «Limita la capacità dell’intera linea»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

«Stiamo perdendo l’occasione per un concreto rilancio del servizio tranviario»: così i sindacati Filt Cgil Uiltrasporti Faisa Ugl e Orsa commentano il progetto di ATM per la linea del tram di Messina, che prevede, tra le altre cose, la riduzione a binario unico di alcune tratte. Per le organizzazioni sindacali una tale scelta significherebbe «fare la corsa del gambero», vale a dire, andare indietro anziché avanti.  

Nelle scorse ore l’ATM ha annunciato l’aggiudicazione della gara per la riqualificazione della linea tranviaria, per un importo di circa 22 milioni di euro. Oltre al rifacimento di capilinea e fermate, all’abbattimento delle barriere e al verde pubblico, l’Azienda ha previsto, per alcune tratte, la riduzione a un unico binario. A contestare questa scelta sono Filt Cgil Uiltrasporti Faisa Ugl e Orsa. 

«Nel trasporto su ferro – scrivono in una nota i sindacati – chiediamo ovunque il raddoppio dei binari, al livello regionale auspichiamo e rivendichiamo da sempre una Sicilia a doppio binario mentre a Messina assistiamo al processo inverso. Stiamo perdendo l’occasione per un concreto rilancio del servizio tranviario».

«Siamo convinti – aggiungono – che sacrificare le potenzialità del servizio tranviario con scelte irreversibili come la riduzione ad un solo binario in due tratte del percorso, rappresenti un’occasione persa per un servizio fondamentale per la città. Anche se per brevi tratte, la riduzione ad un solo binario rappresenta una strozzatura che vincola la circolazione tranviaria, limitando capacità e frequenza del servizio per l’intera linea».

Per Filt Cgil Uiltrasporti Faisa Ugl e Orsa, si tratta di «Una scelta che poteva essere evitata con soluzioni alternative, che chiediamo di rivedere senza posizioni preconcette. È indubbio – concludono – che ristrutturare la rete, sbagliata nel progetto iniziale e già obsoleta, è un’opportunità da non perdere, ma investire oltre 22 milioni e sacrificare il servizio con una lunga sospensione per i necessari lavori, operando di fatto una irreversibile modifica che finirà con ridurne le future potenzialità è come fare la corsa del gambero».

 

(152)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.