Messina oggi si ferma per festeggiare la sua patrona: la Madonna della Lettera. Come ogni anno, migliaia di fedeli si ritroveranno a Piazza Duomo per assistere all’emozionante uscita del simulacro in argento dalla Cattedrale e prendere parte alla tradizionale processione per le vie del centro.
Il percorso della processione della Madonna della Lettera
La processione partirà alle ore 18:00 da Piazza Duomo. Successivamente il corteo religioso percorrerà il Corso Cavour, le vie Tommaso Cannizzaro e Garibaldi, carreggiata lato monte, via I Settembre e farà rientro a Piazza Duomo.
Per consentire il regolare svolgimento della processione, il Comune di Messina ha disposto alcune modifiche alla viabilità.
Per il tempo strettamente necessario al passaggio della statua argentea della Madonna sarà vietato il transito:
- sul corso Cavour, nel tratto compreso tra piazza Duomo e via Tommaso Cannizzaro;
- nella via Tommaso Cannizzaro, tra corso Cavour e via Garibaldi;
- in via Garibaldi, carreggiata lato monte, tra le vie Tommaso Cannizzaro e I Settembre,
- lungo la via I Settembre, tra via Garibaldi e piazza Duomo.
Dalle 8 alle 24 sarà vietata la sosta nell’area di parcheggio degli autobus, compresa tra piazza Duomo e il corso Cavour, ed in via I Settembre, lato sud, tra le vie Cesare Battisti e Garibaldi.
Per consentire il passaggio del corteo religioso, saranno aperti i varchi con rimozione dei paletti dissuasori, in piazza Duomo, lato corso Cavour, ed in via I Settembre, in corrispondenza dell’intersezione con via Cesare Battisti; e dalle 16 sino a circolazione normalizzata, su indicazione della Polizia Municipale, sarà istituito il doppio senso di circolazione in via Garibaldi, carreggiata lato est, tra via I Settembre e largo S. Giacomo.
Il simulacro della Madonna della Lettera
Il simulacro raffigurante la Madonna della Lettera è un’opera dello scultore messinese Lio Gangeri, niellata dal romano Pietro Calvi. È interamente realizzato in argento e raffigura Maria benedicente che tiene nella mano sinistra la lettera scritta ai messinesi.
(1893)