C’è quella Messina appassionata di vinili, sonorità altre e serate in terrazza (una fetta molto più numerosa di quella che probabilmente state immaginando) che in questo momento, da ieri sera – martedì 23 agosto – ha abbassato un po’ il volume perché Enzo Russo, dopo una lunga malattia, è venuto a mancare.
Chi vi scrive ha conosciuto Enzo Russo a RadioStreet Messina quando Alfredo Reni lo invitata in studio a parlare di musica. Per i piccoli erano quasi degli idoli: raccontavano cose che succedevano a Messina che ti facevano venire nostalgia. Ci eravamo persi i tempi d’oro del Neu, il negozio di dischi in via Nicola Fabrizi, aperto da Russo nel 1983; avevamo perso Messina che sembrava Londra o Dublino.
Enzo Russo entrava in punta di piedi, con la sua giacca di pelle, con i capelli che gli coprivano parte di uno sguardo che, in silenzio, ti stava raccontando qualcosa. Poi iniziava a mettere dischi e le sue storie sonore iniziavano ad abitare tutto lo spazio. Non aveva alcuna importanza quanti anni avevi o quale genere musicale ti appassionasse di più o come era andata la tua giornata; in quel momento Enzo Russo stava suonando.
(1402)