Traffico a Messina. Non sono bastate le scene che molti di noi hanno vissuto la scorsa settimana sul viale della Libertà o le continue code agli svincoli di Boccetta e Villafranca: anche il Tomtom Traffic Index dice che la piaga della città dello Stretto è il traffico.
Ogni anno, la nota azienda produttrice di navigatori satellitari, stima il grado di congestione di tutte le città del mondo, utilizzando i dati dei device dei propri utenti. Queste statistiche vengono, poi, pubblicate online permettendo a chiunque di verificare lo stato del traffico nelle strade che percorre abitualmente.
A Messina c’è traffico?
A quanto pare sì, e sicuramente non abbiamo bisogno di un sito web per saperlo. Ma dai dati disponibili sul sito del Tomtom Traffic Index scopriamo che Messina è la terza città in Italia per congestione da traffico: peggio di noi fanno solo Roma, seconda, e Palermo, prima in classifica. Questo dato ci dice che ogni autista messinese a causa del traffico impiega in media il 39% del tempo in più in macchina per raggiungere il luogo di destinazione. Parliamo di ben 34 minuti in più al giorno, ogni giorno, che portano l’autista messinese a passare in auto 130 ore all’anno in più. Un dato che è aumentato del 4% rispetto all’anno precedente, purtroppo.
Il momento peggiore per mettersi in macchina a Messina è il mercoledì mattina, tra le 8 e le 9. La sera, invece, tra le 18 e le 19 si rischia di passare più tempo in macchina, tre giorni su cinque. È stato il 20 agosto 2016 il giorno in cui in città si è registrato il massimo livello di congestione nelle strade. Una situazione, dicono ancora i dati dell’indice di traffico fornito da Tomtom, che è peggiorata negli ultimi anni: se nel 2008 in città si registrava un livello di congestione causato dal traffico del 36%, il dato è sceso ed è rimasto invariato al 34% tra il 2011 e il 2013. Da allora la percentuale è salita, toccando il massimo storico proprio nel 2016, fermandosi al 39%.
Cosa possiamo fare?
Una prima, banale, risposta a questa situazione potrebbe essere utilizzare l’auto solo se strettamente necessario. Pertanto, soprattutto per i brevi spostamenti, sarebbe il caso di prediligere la bicicletta (anche elettrica se si abita in collina) o i mezzi pubblici, nel caso in cui non fosse possibile andare a piedi. Oppure ottimizzare i viaggi in auto dividendo lo stesso mezzo con chi fa la nostra stessa strada (parenti o colleghi) per andare da casa a lavoro e viceversa.
Dal canto suo l’Amministrazione Comunale sta cercando di correre ai ripari grazie al PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Il PUMS – si legge sul sito – è un piano strutturale e strategico di lungo periodo (un Piano Direttore proiettato su un arco di almeno 10 anni) finalizzato ad attuare misure per rendere più sostenibile la mobilità urbana, garantendo elevati livelli di accessibilità alla città.
I piani attuativi previsti dal PUMS riguardano 7 ambiti: Integrazione tra i Sistemi di Trasporto, Sviluppo del Trasporto Pubblico, Sviluppo di Mobilità Pedonale e Ciclistica, Mobilità Condivisa e diffusione Mezzi a Basso Impatto, Logistica Urbana, Sicurezza Stradale e Rete Infrastrutturale.
Uno dei punti di forza del PUMS è la volontà di coinvolgere i cittadini. Attualmente è possibile, infatti, contribuire con le proprie proposte attraverso il sito web o presentando documentazione cartacea tramite le circoscrizioni. Il percorso che porterà ad avere il PUMS si concluderà – secondo i piani – nel 2018 e si articolerà in tre fasi:
- Elaborazione Linee-Guida per la Pianificazione Strategica della Mobilità Urbana;
- Elaborazione del PUMS;
- Elaborazione Piani Attuativi del PUMS.
Il 10 agosto scorso è stato pubblicato il rapporto fase 1 che riguarda le condizioni generali attuali. Il documento è già disponibile online sul sito del progetto.
L’augurio è che la cittadinanza possa rispondere in maniera adeguata all’invito dell’amministrazione fornendo idee e proposte che possano migliorare la mobilità della città. Il secondo auspicio è che l’Amministrazione accolga questi suggerimenti e si impegni a valutarli seriamente e, se reputati validi, metterli in atto. È un percorso lungo, ma ci auguriamo efficace.
Per seguire i lavori del PUMS basta collegarsi al sito pumsmessina.it oppure seguire i profili – costantemente aggiornati – su Facebook e Instagram.
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Cmq la viabilità a Messina è impossibile, a causa della inciviltà degli automobilisti per mentalità, arroganza, presunzione e maleducazione. Secondo punto non meno importante tutte le modifiche e stringimenti delle carreggiate operate in modo inappropriato da questa amministrazione. Altro che piano del traffico ecc.ecc. sono solo progetti sulla carta e che rimarranno solo teorici, fortunatamente. Tra l’altro questa amministrazione che sta per tornarsene a casa ha realizzato progetti e ha omesso di verificarne gli esiti, ha atteso cosa?
Dalla falsa e pericolosa pista ciclabile, restringimenti vari, falsa area pedonale intorno al Duomo dove o si parcheggiano le auto o addirittura vi transitano tranquillamente modificando la viabilità sul corso Cavour. File di pulman in sosta lungo la corsia degli autobus costringendo gli stessi a pericolose deviazioni ecc ecc. ma quali Pum-pam BooHmmmmmm!