Installazione di defibrillatori nei luoghi pubblici e corsi di gratuiti di Formazione BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation) per i cittadini. Questo quanto contenuto nell’atto di indirizzo approvato ieri all’unanimità dal Consiglio Comunale e proposto dalla V Commissione Consiliare Salute su iniziativa della Presidente, la consigliera Cecilia Caccamo.
In sostanza, attraverso il documento presentato “Progetto di Cardio Protezione per la città di Messina con l’istallazione di defibrillatori nei luoghi pubblici”, il Consiglio chiede all’Amministrazione di prevedere nel bilancio un finanziamento di 30.000 euro per l’anno 2018, da destinare all’acquisto di defibrillatori semiautomatici (DAE) da posizionare lungo tutto il territorio cittadino. Oltre ai dispositivi si richiede, poi, la realizzazione di corsi gratuiti di Formazione BLS-D: corsi di primo soccorso utili ai cittadini interessati per imparare a utilizzare la strumentazione in questione e intervenire in maniera efficace in caso di arresto cardiaco.
L’installazione dei defibrillatori dovrebbe interessare l’intera città di Messina, dal centro alle periferie Nord e Sud. Particolare attenzione è rivolta ai centri nevralgici dove si concentrano i maggiori afflussi di persone, come avviene nei pressi degli istituti scolastici e dei centri sportivi.
A queste misure dovrebbe seguire, secondo quanto richiesto dal Consiglio, la creazione di una mappatura informatizzata delle postazioni e di un sistema di registrazione delle persone addestrate a praticare le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Tutto questo al fine di creare una vera e propria rete di soccorso integrata con i servizi d’emergenza già presenti sul territorio.
Per quel che riguarda, invece, la manutenzione ordinaria e straordinaria dei dispositivi salvavita, il Consiglio chiede di affidare tale compito al dipartimento di Protezione Civile.
Nel documento di indirizzo si sottolinea, inoltre, l’importanza di un investimento di questo tipo: «In Italia – si spiega – le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie». Praticare le opportune manovre salvavita in tempi brevi, vale a dire nel giro di 5 minuti dall’arresto cardiaco, può effettivamente fare la differenza.
«In molte città italiane, tra cui figura anche Siracusa – si legge nel documento – sono stati avviati importanti progetti finalizzati alla collocazione sul territorio di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico (PAD). A seguito della diffusione della defibrillazione precoce sul territorio e della formazione di un numero sempre maggiore di cittadini alle manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP), il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco è passato da poco meno del 5% a oltre il 50%, il che significa aver ridotto di molte migliaia il numero dei decessi all’anno sull’intero territorio italiano».
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Per una corretta informazione vi invito a leggere la delibera di indirizzo esitate dalla seconda circoscrizione parecchio tempo fa