Cambiamo Messina dal Basso ha intenzione di rivolgersi al Prefetto, all’assessore agli enti locali, all’Anci e al Ministero dell’Interno per segnalare alcuni comportamenti del sindaco Cateno De Luca. Partendo dai toni usati nei botta e risposta contro il pubblico in tribuna durante l’ultima seduta sul Cambio di passo per tornare indietro fino ad alcuni episodi che hanno coinvolto senzatetto, consiglieri comunali e migranti, Cmdb parla di «una escalation di insulti sessisti, xenofobi, antidemocratici» che, dichiarano, «mal si concilia con il dettato costituzionale ed il vivere civile».
La seduta del Consiglio Comunale di lunedì 27 gennaio dedicata al Cambio di passo è stata per molti versi una seduta movimentata, tanto che ad un certo punto il presidente Claudio Cardile ha ritenuto fosse più opportuno sospendere i lavori per qualche minuto. Cosa era successo? Tra il sindaco Cateno De Luca e alcune delle persone presenti tra il pubblico in tribuna si era scatenata un’accesa polemica. In quell’occasione, il primo cittadino ha detto a un’ex consigliera comunale che protestava: «Può continuare ad abbaiare quanto vuole».
Ed è proprio questo il punto di partenza di Cmdb che, da qui, mette sotto la lente d’ingrandimento alcune dichiarazioni e alcuni comportamenti del Sindaco: «Nel precedente consiglio comunale – scrive Cambiamo Messina dal Basso – il sindaco aveva dato dell’imbecille ad un cittadino che esprimeva a voce alta, e senza insultare, il suo pensiero, mentre non si contano più le situazioni, documentate dalla sua stessa pagina Facebook, in cui il sindaco insulta e tratta malamente clochard, migranti, cittadini, consiglieri comunali, avversari politici. Una escalation, insomma, di insulti sessisti, xenofobi, antidemocratici».
«Ci domandiamo – proseguono i membri di Cmdb – cosa ha fatto il Presidente del Consiglio, tanto decisionista nell’espellere la ex consigliera dalla tribuna, per tutelare la libera espressione e partecipazione dei cittadini nelle ultime sedute e cosa intende fare, alla luce delle registrazioni video e social che confermano gli insulti del sindaco ai cittadini, per stigmatizzare il comportamento del sindaco e vigilare sul rispetto delle regole democratiche da parte del primo cittadino?».
Per queste motivazioni, spiegano dal movimento: «Cambiamo Messina dal Basso sta valutando la possibilità d’inviare una nota di protesta alla Prefettura, all’assessore agli enti locali, all’Anci, al Ministero dell’Interno perché non si tratta di manifestazioni da derubricare ad aspetti caratteriali del sindaco, ma di espressioni di un modo d’intendere la politica ed i rapporti umani che mal si conciliano con il dettato costituzionale ed il vivere civile».
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