In occasione della settimana di prevenzione contro il glaucoma promossa dall‘Unione Italiana Ciechi di Messina (partita lunedì 7 marzo), abbiamo incontrato uno dei componenti del Consiglio direttivo Claudio Baluce, che ci racconta in che modo la città potrebbe essere più a misura di non vedente e ipovedente. «Negli ultimi 20 anni, dopo che è stato istituito il Centro Regionale Hellen Keller la cittadinanza in qualche maniera ha iniziato a reagire positivamente e comunque a capire un po’ di più i non vedenti, certo la città a misura di non vedente è un’utopia, i passi da fare sono ancora tanti».
Ma in termini di servizi e di offerta culturale cosa ti piacerebbe trovare? «Il lavoro da fare è alla base. Imparare – continua Claudio – a gestirsi meglio nella vita quotidiana, un esempio stupido: passare col rosso può creare un grave problema, per cui se il non vedente è da solo, la macchina lo può investire ma più che altro perché il traffico viene utilizzato dai non vedenti per orientarsi. Quindi basterebbe parcheggiare bene, non occupare le banchine, lasciare le strisce pedonali libere, già avremmo risolto un po’ di problemi».
Soluzioni che valgono per tutti i cittadini, insomma. «Sì, esatto, che vale per tutti. Poi le istituzioni e la politica potrebbero e dovrebbero fare di più. Una cosa stupida, che avverto in questi giorni di crisi, è che non si usano più i traduttori, ma sono tornati ai sottotitoli. Io farei una legge che obbliga tutte le testate giornalistiche a utilizzare il doppiatore».
Settimana di prevenzione
Insieme a Claudio Baluce, incontriamo anche la dottoressa Angelina Bevegna, anche lei componente dell’Organo Amministrativo dell’Unione Italiana Ciechi di Messina e la direttrice sanitaria Martina Battaglia. «Promuoviamo diverse iniziative e campagne di prevenzione per le malattie oculari – dice la Bevegna – questa settimana, fino al 13 marzo, stiamo promuovendo la campagna contro il glaucoma, definito “ladro silenzio della vista”, proprio perché ne sono affette circa 1 milione di persone in Italia, di cui circa la metà non sanno di esserne colpite, perché non presenta sintomi allo stato iniziale e ce ne accorgiamo i danni sono irreversibili.
Quindi è fondamentale la diagnosi tempestiva di questa malattia, sottoponendosi a un controllo che prevede anche la misurazione del tono oculare. Nella maggior parte dei casi, il glaucoma si cura con un semplice collirio. Quindi un controllo può fare la differenza». Proprio per questo giovedì 10 marzo sono in programma, nella sezione dell’Ambulatorio dell’Unione Ciechi di Messina (in via Santa Cecilia, 98), le visite gratuite.
«È importante prevenire – aggiunge la Battaglia – perché permette a noi medici di arrivare più precocemente di arrivare alla diagnosi di alcune patologie che purtroppo negli stadi iniziali non danno alcun sintomo, più tempestivamente arriviamo alla diagnosi prima riusciamo a preservare la vista dei nostri pazienti. Dobbiamo volere bene ai nostri occhi. Almeno una volta l’anno, soprattutto dopo i 40 anni, è bene fare una visita oculistica». A Messina sono 2mila tra non vedenti e ipovedenti, di questi circa 700 sono iscritti all’Unione Ciechi di Messina. Il prossimo appuntamento da segnare è in agenda è per il 19 marzo, data in cui verrà presentata la squadra di baseball per non vedenti, al CUS di Messina dell’Annunziata.
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