Una raccolta firme e un’interrogazione. Questo ha prodotto, finora, la chiusura del varco che dal viale Regina Elena porta a via Ecuador, via Brasile e al viale della Libertà. A opporsi a questa decisione, presa per “ragioni di sicurezza”, diversi cittadini residenti nella zona e il consigliere comunale Dario Carbone (Fratelli d’Italia): «Precludere l’accesso rischia di causare importanti ritardi e disagi per i mezzi di soccorso».
Sta facendo discutere parecchio la decisione presa dal Comune di Messina di chiudere il varco di accesso da viale Regina Elena a via Ecuador, via Brasile e viale della Libertà. Decisione presa, secondo quanto spiegato in un’ordinanza, per ragioni di sicurezza. A chiedere un passo indietro è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Dario Carbone: «Non posso che rappresentare il disagio lamentato da centinaia di residenti della zona che stanno procedendo ad una raccolta firme per ottenere la riapertura del varco di accesso alla luce delle oggettive problematiche alla viabilità derivanti dall’adozione di un provvedimento che sembra non sorretto da validi elementi di fatto».
«Non riesco a comprendere – aggiunge – l’asserita pericolosità e le motivazioni che hanno portato alla chiusura del varco in oggetto considerato che dai report a disposizione del sottoscritto nell’incrocio precluso si è verificato – in media – meno di un incidente l’anno e comunque nessun incidente con conseguenze gravi. Al contrario ritengo che precludere l’accesso rischi invece di causare importanti ritardi e disagi per i mezzi di soccorso».
«Ho dunque richiesto – conclude Carbone –, richiamando l’intervento della V Municipalità del Comune di Messina che ringrazio per essere sempre attenta alle esigenze dei cittadini della zona, la riapertura immediata del varco di accesso che dal Viale Regina Elena consente l’accesso alla Via Ecuador ed alla via Brasile e, se necessario, la revoca dell’ordinanza dipartimentale numero 789 del 01.07.2022 e dell’ordinanza numero 480 del 20.04.2023».
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