La città metropolitana di Messina batte Palermo e Catania e si colloca prima nella classifica regionale per la raccolta differenziata, ma si mantiene ancora ben lontana dall’obiettivo del 65% fissato per il 30 luglio.
Stando ai dati pubblicati sulla propria pagina Facebook ufficiale dal sindaco Cateno De Luca a seguito di una conferenza stampa tenutasi ieri a Palazzo Zanca, infatti, la provincia dello Stretto ha raggiunto il 23% di raccolta differenziata dei rifiuti, superando Catania, che si attesta al 7%, e Palermo, ferma al 13%.
Un risultato, questo, che secondo quanto riportato dal Direttore del Dipartimento Acqua e Rifiuti Salvatore Cocina – che ha commentato positivamente il lavoro svolto dall’Amministrazione in materia di rifiuti – colloca Messina al primo posto tra le Città Metropolitane della Sicilia per la percentuale di raccolta differenziata effettiva.
Ma, nonostante questo miglioramento – a fine 2018 Messina, stando ai dati della Regione, era al 17,3% – il rischio di bucare la “scadenza” imposta dal sindaco Cateno De Luca per il raggiungimento del 65% di differenziata entro il 30 luglio 2019 è sempre alle porte. E non sarebbe la prima volta. Lo scorso luglio, infatti, il Primo Cittadino aveva fissato come data per il raggiungimento del 30% l’1 ottobre 2018; tappa che, dati alla mano, non si è concretizzata.
E se non si dovesse raggiungere l’obiettivo del 65% entro fine luglio? «Tutti a casa», almeno stando a quanto dichiarato – sempre su Facebook – dallo stesso De Luca a poche settimane dall’inizio del suo mandato.
Al momento, tra le politiche in atto o programmate per raggiungere l’obiettivo e mettersi in regola con la normativa regionale (che, appunto, fissa il minimo di raccolta differenziata al 65%) figurano: l’estensione del servizio di raccolta porta a porta a tutto il territorio comunale e l’eliminazione dei cassonetti dalle strade, grazie a una serie di investimenti. Entrambe le cose dovrebbero avvenire entro il prossimo 1 giugno.
Altro punto toccato, infine, nel corso della conferenza di ieri – nello specifico dalla dottoressa Manuela Leone, presidente della Rifiuti Zero Sicilia – è stato quello del compostaggio, per il quale la Giunta comunale ha già vagliato un apposito regolamento comprensivo di possibile riduzione della Tari.
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