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Messina. Baratto Amministrativo bocciato: si riparte dal Partenariato Sociale

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A poco più di un mese dalla bocciatura del regolamento per il Baratto Amministrativo, una gruppo di cittadini, attività del terzo settore, associazioni e sindacati e di Messina torna a parlare dell’argomento. E lo fa presentando un’idea alternativa che, tuttavia, ha diversi punti in comune con il classico Baratto Amministrativo: il Partenariato Sociale. Questa mattina, infatti, è stato presentato un documento contenente 5 linee guida, che dovrebbero rappresentare la base sulla quale costruire un nuovo regolamento di coinvolgimento dei messinesi in attività sociali utili alla città.

Il primo chiarimento che la rete ha voluto puntualizzare la differenza tra Baratto Amministrativo e Partenariato Sociale: «Lo definiamo Partenariato Sociale perché non deve trattarsi di una “via di fuga” dalle imposte comunali, ma di un modo per “recuperare la partecipazione sociale dei cittadini alla vita della comunità”».

Secondo la “Rete per la promozione del Partenariato Sociale” i “difetti” del vecchio regolamento bocciato lo scorso maggio dal Consiglio comunale erano numerosi: «Il regolamento si basava su una norma abrogata due anni fa ed è, quindi, incoerente con la legge, oltre ad essere frutto di un copia e incolla da altri regolamenti».

Le 5 linee guida

La Rete per la promozione del Partenariato Sociale ha quindi deciso di proporre delle linee guida da cui partire per creare un nuovo regolamento, con la collaborazione di Consiglieri comunali.

  1. Presupposto e finalità. Mentre nel precedente regolamento per il Baratto Amministrativo si prevedeva uno sgravio sulle imposte comunali in cambio di lavori socialmente utili, adesso i contratti di Partenariato Sociale dovranno scaturire dalla presentazione di un progetto da parte dei cittadini, che riguardi un determinato ambito territoriale. La riduzione o esenzione di tributi dovranno essere corrispondenti al tipo di attività, in modo da spronare il cittadino al recupero del valore sociale della partecipazione.
  2. Decentramento Amministrativo. In questo lavoro si potrebbero coinvolgere le Circoscrizioni, che conoscono bene il territorio e le sue necessità e possono fare da tramite tra cittadini ed Amministrazione comunale. Un modo, anche, per non affollare gli uffici comunali. Le Circoscrizioni avrebbero, quindi, le seguenti funzioni: supporto alle attività di predisposizione del progetto; vaglio delle proposte secondo criteri oggettivi indicati nel regolamento; controllo della compatibilità con il bilancio comunale; indicazione dei benefici fiscali applicabili; stipula dei contratti; monitoraggio della fase di esecuzione del progetto.
  3. Criteri per l’attribuzione dei punteggi ai progetti presentati. Questi sono: corrispondenza del progetto all’entità dello sgravio; rispetto dell’equilibrio del bilancio comunale; utilità dell’opera; continuità del progetto; valore culturale e sociale; innovazione tecnica; innovazione sociale; complementarità con interventi progettati rispetto al territorio di riferimento; valore ambientale; in caso di necessita di selezione anche indicatore ISEE del soggetto promotore del progetto.
  4. Tributi cui è applicabile il Baratto Amministrativo. Il regolamento dovrà specificare le tasse da cui potrà essere esonerato il soggetto promotore del progetto presentato. Potrebbe essere corretto, in questo senso, chiedere un parere alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Regione Sicilia.
  5. Clausola di salvaguardia. Potranno essere approvati solo i progetti che prevedano benefici fiscali compatibili con l’obbligo del Comune di assicurare il pareggio tra le entrate e le uscite tributarie o extra-tributarie.

Il documento con le 5 linee guida da cui ripartire per redarre il nuovo regolamento di Baratto Amministrativo è stato discusso tra associazioni e cittadini, sostenuti da tre formazioni sociali regolarmente iscritte all’albo comunale del Terzo Settore. I firmatari sono: MessinAccomuna, Banca del Tempo Zancle Solidale, Associazione Mille Vetrine, Associazione Commercianti di Piazza Cairoli, Confesercenti, Lelat Messina, Piccola Comunità Nuovi Orizzonti, Il Cantiere dell’Incanto, Rete cibo solidale, Fisac Cgil Messina e Cgil, Uil Messina.

«I firmatari – si legge nella proposta – sono convinti della necessità di una riapertura della discussione consiliare in relazione all’istituto del baratto amministrativo, per le innegabili ripercussioni positive che l’introduzione di una regolamentazione aggiornata e coerente con la ratio legislativa, potrà produrre sulla vita dei singoli cittadini e dell’Ente interessato».

Alla tavola rotonda indetta per discutere dell’argomento hanno preso parte alcuni Consiglieri comunali, che hanno espresso la volontà di avviare un dialogo con la Rete per la Promozione del Partenariato Sociale, in modo da poter arrivare alla discussione in Consiglio con un regolamento condiviso dalle parti interessate.

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