In ATM servono 30 autisti per guidare i 16 bus elettrici che stanno approdando a Messina in questi giorni e per garantire lo svolgimento regolare del servizio di trasporto pubblico locale: per questi motivi l’Azienda ha richiesto la possibilità di assumere almeno 30 operatori d’esercizio a tempo determinato, con contratti della durata di 6 mesi.
La richiesta è arrivata nei giorni scorsi alla Giunta comunale e sarà discussa in Consiglio Comunale – cui spetta l’ultima parola – presumibilmente già da domani. La necessità di nuovo personale, ha spiegato l’Azienda, deriverebbe da più fattori: l’impossibilità di garantire un servizio efficiente con il personale attualmente attivo nella partecipata; l’arrivo dei 16 nuovi bus elettrici, che prevede la presenza di almeno 3 conducenti per mezzo al fine di programmare 3 turni giornalieri ciascuno; una parte del personale andrà presto in pensione.
Inoltre, si legge nella delibera di Giunta riguardante la richiesta di assunzione, al momento sono in corso processi di riqualificazione di personale interno al Comune e ad ATM finalizzati a formare nuovi autisti muniti delle capacità e della patente necessaria. Ma questo processo potrebbe richiedere più o meno sei mesi e il personale aggiuntivo, in sostanza, serve adesso per consentire alla Società partecipata di portare avanti il servizio offerto e per garantire corse rapide in tangenziale da Giampilieri a Messina Centro per “decongestionare il traffico prodotto dai numerosi veicoli in circolazione durante le ore di punta”.
I 30 nuovi operatori d’esercizio dovrebbero essere scelti tramite avviso pubblico e, per la selezione, l’Azienda Speciale farà ricorso all’ausilio del Centro per l’impiego di Messina.
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Il grande cambiamento di De Luca quindi sarebbe incentivare il precariato? Che vergogna…
Ha smantellato il servizio ATM prodotto da quello che c’erano prima,che era meglio.
Paolo
Disoccupati su disoccupati,prima i 44 padri di famiglia e adesso altri 30 che poi andranno a finire in strada dopo 6 mesi. Guerra tra poveri tutto gestito dal puparo incompetente de luca che gioca a fare Dio sulla pelle dei lavoratori.