Dopo sei mesi dalla fine della sua Amministrazione, l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti torna sotto i riflettori. Il motivo è mantenere la promessa che aveva fatto alla città: acquistare defibrillatori da collocare in punti strategici della città per fronteggiare le emergenze cardiache. L’appuntamento è fissato per lunedì mattina quando, nella sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Messina, Renato Accorinti presenterà il progetto “Città cardioprotetta”.
Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative di impatto sociale e culturale che l’ex sindaco ha deciso di finanziare con la differenza tra l’indennità di carica maturata nel quinquennio e lo stipendio da insegnante.
Il progetto e la collocazione dei defibrillatori sono stati oggetto di ampio confronto con la sanità pubblica, gli Ordini professionali dei Medici, dei Farmacisti e degli Infermieri, le associazioni di categoria delle professioni sanitarie, 118, Croce Rossa Italiana, Federfarm, ASP, IRCS Piemonte, Papardo, Policlinico.
Aspetto qualificante del progetto è l’idea di contaminazione, il coinvolgimento di enti e istituzioni pubblici e privati, forze dell’ordine, associazioni di categoria, operatori economici nella creazione di una rete di defibrillatori e nella formazione dei volontari al loro utilizzo. Una sinergia che potrà e dovrà sfociare nella redazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per l’obbligatorietà della presenza di defibrillatori in tutti i luoghi pubblici.
L’idea di donare alla città di Messina i defibrillatori era stata resa pubblica nel mese di giugno, poco prima delle elezioni amministrative 2018, quando Renato Accorinti aveva anche specificato che avrebbe devoluto parte della sua indennità di sindaco anche per l’acquisto di canestri, palloni, reti da pallavolo e porte da calcetto.
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