Messina. Arriva IO NON RISCHIO per informare sul rischio terremoto, alluvione e maremoto

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“Io non rischio” è il nome dell’iniziativa promossa dal Dipartimento della Protezione Civile che si svolgerà sabato 13 e domenica 14 ottobre, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.

La campana interesserà numerose piazze italiane, Messina compresa, in cui verranno coinvolte, oltre alla Protezione Civile, anche le Istituzioni e il mondo della ricerca scientifica. Insieme, si impegneranno per divulgare informazioni utili sui rischi naturali che interessano il nostro Paese, diffondendo la cultura della prevenzione.

Oltre al punto informativo, quest’anno i volontari invitano i cittadini messinesi ad un appuntamento speciale, ossia il trekking urbano. A partecipare a questa ottava edizione di “Io non rischio” saranno oltre 3.400 volontari e volontarie appartenenti a 532 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.

Come ben sappiamo l’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali ma l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. Per questo motivo nel 2011 nasce “Io non rischio”, come una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile.

L’iniziativa è promossa sia dalla Protezione Civile, che dall’Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto anche il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

 

 

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